Canone Rai 2020 e disdetta, è possibile? Vediamo insieme gli ultimi aggiornamenti e come fare. Partiamo col dire che il Canone Rai è stato profondamente modificato con la legge di sostenibilità del governo Renzi che ha accorpato l’addebito in bolletta. Da allora l’abbonamento è automaticamente inserito tra le voci delle nostre utenze.
L’importo confermato per il 2020 è di 90 euro e fissato a tale cifra anche per gli anni successivi. Cosa accade agli evasori? Sono previste sanzioni da 200 fino a 600 euro. Va sul penale invece chi viola pa legge 445 del 2000 sull’autocertificazione. Non sono considerati esenti nemmeno i disabili in 104 e i loro familiari per effetto di un emandamento promosso dal M5s ne 2019, ma respinto.
Chiarito dunque che tutti, ma proprio tutti devono opperire al pagamento del Canone Rai, salvo eccezioni del caso, vediamo come procedere alla disdetta. Sarà necessaria un’autocertificazione altrimenti detta dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Si tratta di una dichiarazione in forma scritta attraverso la quale il cittadino si assume ogni forma di responsabilità ed è passibile di sanzione qualora dichiari il falso o produca errori di formulazione.
L’autocertificazione datata e firmata va accompagnata da validi documenti di riconoscimento relativi al dichiarante e va inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia delle Entrate. L’indirizzo è il eguente: Ufficio di Torino 1, S.A.T. -Sportello abbonamenti Tv – Casella Postale 22- 10121 Torino.
L’altra modalità di invio è quella telematica. La domanda può essere inviata online attraverso il modello disdetta Canone Rai. Si può compilare il modello accedendo all’applicazione web ed inserendo le credenziali Fisconline o Entratel rilasciate dall’Agenzia. Il termine ultimo è entro il 31 gennaio 2020, così da essere esonerati dal pagamento per l’intero anno. Se invece la disdetta viene comunicata a partire dal 1° febbraio, l’esonero scatta dal 1° luglio.
I casi di esenzione dal pagamento del Canone Rai sono i seguenti:
–seconda casa; utenza di fornitura elettrica intestata ad altro familiare; Cessione di tutti gli apparecchi tv; Casi che hanno determinato la perdita degli apparecchi tv come: smaltimento, incendio o furto, rottamazione; decesso del titolare dell’abbonamento; abitazione data in affitto; soggetto di almeno 75 anni di età il cui reddito sommato a quello del coniuge o altro convivente non superi gli 8000 euro.
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