1 Aprile 2019 - 12:00

Capodoglio ucciso dalla plastica, il triste rinvenimento in Sardegna

capodoglio

Un capodoglio femmina è stato ritrovato morto nelle acque di Porto Cervo. L’esemplare portava nella pancia oltre 22 chili di plastica ed altri materiali, nonché un feto di 2,5 m privo di vita

Un capodoglio è stato ritrovato arenato tra gli scogli di Cala Romantica (Porto Cervo) dal proprietario di uno stabilimento balneare. Il grosso cetaceo è stato soffocato dalla plastica che ostruiva per i due terzi il suo stomaco, soltanto la parte restante era occupata da becchi di calamaro.

Buste di plastica, reti, bicchieri monouso, persino uno scontrino ancora leggibile, questo e molto altro sono state le sostanze ingerite e accumulate nel tempo nella pancia di questo esemplare femmina di capodoglio, tra l’altro in attesa di un feto presumibilmente già morto.

Quella del capodoglio è una specie ormai in via di estinzione e la presenza di materiali plastici nel Mediterraneo rappresentano per questi grossi cetacei una reale minaccia. È comune da parte di questi esemplari lasciare le acque nostrane e dirigersi verso gli oceani.

Il capodoglio rinvenuto morto è stato “Uno di quelli che non se ne sono andati all’estero e ha scelto di restare in Sardegna” ha spiegato Luca Bittau, biologo della onlus Seame. Una scelta che ha purtroppo procurato a questa femmina di grosse dimensioni,  la morte.

Morire per mano di uno sconsiderato disfacimento del nostro ecosistema di smaltimento rifiuti è una realtà triste e sempre più preminente. Una emergenza preoccupante e vergognosa che dovrebbe far passare ad un ognuno di noi una mano per la coscienza.