28 Marzo 2024 - 15:34

Carpi, Andrea Saltini accoltellato: c’entra l’accusa di blasfemia?

A Carpi, dove ha allestito la mostra delle polemiche "Gratia Plena", l'artista Andrea Saltini è stato accoltellato da uno sconosciuto: indaga la Digos

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Aggressione ai danni di Andrea Saltini: l’artista, in queste settimane al centro delle polemiche per una mostra ritenuta blasfema da alcuni siti tradizionalisti, è stato accoltellato al colloda uno sconosciuto che ha fatto irruzione, armato e col volto coperto da una mascherina, nella Chiesa di Sant’Ignazio a Carpi (oggi sede del Museo Diocesano), dove Saltini ha allestito la personale Gratia Plena.

Dalle risultanze dei primi rilievi già effettuati da Scientifica e Digos, entrando in Chiesa l’aggressore avrebbe prima danneggiato una delle opere in esposizione, utilizzando il coltello e della vernice spruzzata da una bomboletta spray, poi avrebbe aggredito Saltini, che nel frattempo aveva provato a fermarlo.

Andrea Saltini è stato subito trasportato in ospedale, le sue condizioni non desterebbero particolare preoccupazione: l’aggressore, invece, è riuscito a darsi alla fuga. Al momento non se ne conoscono generalità, ma a Sant’Ignazio  è stata ritrovata una parrucca che potrebbe appartenergli e che potrebbe avere usato per camuffare ulteriormente la propria identità.

La mostra “Gratia Plena” era stata inaugurata lo scorso 2 marzo: pochi giorni dopo, presso la Procura di Modena era stato presentato un esposto contro il vescovo, Monsignor Erio Castellucci, lo stesso Saltini e i curatori don Carlo Bellini e Cristina Muccioli, per “vilipendio della religione cattolica, bestemmia ed esposizione di immagini blasfeme in luogo sacro“. Il fascicolo, che chiedeva tra l’altro il sequestro di alcune specifiche opere, è stato archiviato poichè le stesse sono “riconducibili all’attività di un artista, frutto della propria elaborazione che, condivisibile o meno, risulta libera manifestazione del pensiero, peraltro suscettibile di diverse interpretazioni da parte del fruitore e non già espressione di un gratuito disprezzo verso la confessione religiosa”.