Cashback: oggi il termine per richiedere i rimborsi prima della sospensione
Il Governo Draghi ha deciso di sospendere il Cashback per almeno i prossimi sei mesi. Si potrà chiedere indietro il 10% degli scontrini al massimo entro il 30 giugno. Ecco perché il Governo ha preso questa decisione
Oggi è l’ultimo giorno per chiedere il rimborso del 10% delle spese effettuate con moneta elettronica, per chi ha effettuato un minimo di 50 operazioni a semestre, per un totale complessivo di massimo 1.500 euro. I dati dicono che oltre 8 milioni di italiani hanno approfittato dell’iniziativa, per un totale di circa 784 milioni di transizioni. I rimborsi avverranno nel mese di luglio.
Per quanto riguarda l’app IO, anche se non sarà più valida per ottenere il Cashback, rimarrà ancora in funzione e servirà per accedere a servizi e alle comunicazioni emanate dalla Pubblica Amministrazione.
L’operazione Cashback, varata con l’obbiettivo di contrastare l’evasione fiscale, non ha avuto infatti i risultati che si auspicavano, malgrado l’iniziale entusiasmo dimostrato da parte dell’opinione pubblica. Dopo alcune valutazione si è arrivati a questa decisone soprattutto perché non si è visto un aumento rilevante dei pagamenti elettronici nei piccoli esercizi commerciali, che oltretutto maggiormente nel mirino del Governo.
Il motivo per cui il Governo ha deciso di sospendere il Cashback risiedono molto probabilmente nei costi elevati che questa iniziativa richiederebbe: si tratta di 1,74 miliardi di euro a semestre, ai quali si aggiungono 2,5 miliardi di euro in un anno per la lotteria degli scontrini. Anche questa infatti sarà eliminata da luglio, avendo il Governo Draghi preferito destinare il denaro ad altre iniziative.
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