10 Dicembre 2019 - 14:49

Caso Formigli: Renzi è solo un’altra faccia del “salvinismo”?

Formigli

Dopo la puntata di Piazzapulita, in rete sono girate foto dell’abitazione di Corrado Formigli. E coloro che le hanno postate sono affiliati di Italia Viva

Un caso molto particolare, che getta più di qualche pensiero nella mente degli italiani. Matteo Renzi e Corrado Formigli non accennano a dare forfait, alzare bandiera bianca, stringersi la mano e concludere questo enorme litigio. Tutt’altro. Lo scontro continua a percuotere le mura dell’intera politica italiana, fino a compiere gesti molto pesanti. In questo caso, però, a compierlo non sono stati i soggetti interessati. Almeno, non direttamente. A pensarci sono stati i supporters di Italia Viva, per difendere il proprio “capo”.

Chi difende le nostre idee in rete è stato massacrato per anni dalle Fake News. E oggi dalla doppia morale di chi invoca la privacy solo per gli amici. Ne parliamo giovedì in Senato, abbiamo molto da dire.” aveva twittato Renzi, riferendosi a Corrado Formigli.
Il giornalista aveva denunciato: “Abbiamo intervistato Renzi sulla vicenda Maestrelli. 24 ore dopo sui social sono piovuti insulti. Ma in più trovo la foto di casa mia, l’indirizzo e la sua descrizione minuziosa: quanti vani, bagni, rivestimenti, il valore. E a pubblicarla sono tutte pagine Facebook di supporter di Italia Viva.

Ho detto la cosa a Renzi riservatamente perché volevo mantenere la cosa privata. In un messaggio l’ho avvertito di fare attenzione a cosa stavano postando i suoi sostenitori. E lui per tutta risposta ha reso pubblico il mio messaggio. Non lo avevo autorizzato a diffondere la cosa, divenuta subito oggetto di curiosità.” ha poi concluso il giornalista.

Il giornalista ha poi concluso parlando di “squadrismo” e accusando: “Per certi versi ha lo stile di Matteo Salvini.
Ma indaghiamo: è davvero così? Renzi è davvero l’altra faccia del “salvinismo”?

La privacy, questa sconosciuta

Come al solito, ancora una volta la verità sta nel mezzo. Da una parte, infatti, i metodi del fondatore di Italia Viva sono molto assimilabili a quelli della controparte leghista. Minacce, “ridicolizzazione” in pubblico, attacchi frontali nei confronti di chiunque possa mettere in pericolo la propria figura. Da questo punto di vista, Italia Viva e la Lega hanno intrapreso la stessa deriva. Del resto, sono partiti “personali”, con una figura forte al centro. Se quest’ultima viene intaccata, inevitabilmente lo stesso partito, la stessa organizzazione politica ne risente, per riflesso. I mezzi utilizzati da Matteo Renzi nei confronti di Formigli sono pressoché identici alla gogna mediatica di cui di solito usufruisce Salvini.

Da un’altra parte, però, Formigli invoca la privacy personale per quanto riguarda la propria abitazione. Il problema è che poi soprassiede quando si tratta di organizzare un’inchiesta per attaccare lo stesso politico che ha invaso la sua privacy. Alla fine, risulta un cane che si morde la coda, e i comportamenti dei due principali attori di questa “querelle” sono facilmente sovrapponibili.

Altro ruolo fondamentale è ricoperto dai supporters di Italia Viva. Sicuramente è vero che si tratta di affiliati di Matteo Renzi, ma è anche vero che non sempre, all’interno dei gruppi social (anzi, quasi mai), c’è un controllo dei contenuti che girano. Prendersela a spada tratta con il fondatore del partito denota una grossa ingenuità, in quanto ogni gruppo costituisce una sorta di entità a sé stante. Dunque, più che inasprire nuovamente la polemica con il politico, il giornalista dovrebbe concentrarsi su chiunque abbia commesso il misfatto dal punto di vista social.

Un’inchiesta che al suo interno nasconde un’altra inchiesta e altre domande. Il gioco delle “matriosche” sicuramente non giova né all’una né all’altra parte. Ora starà ai diretti interessati capire la situazione e lasciar perdere una vicenda dai tratti grotteschi.