Claudio Ranieri sul Coronavirus: “Ci sono ancora troppi morti e contagiati”
Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria, ha parlato della situazione Coronavirus e la possibile ripartenza: “C’è bisogno di prudenza per evitare errori”
Linea prudente: così Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria, analizza la situazione Coronavirus in Italia e sulla possibile ripartenza del campionato italiano di calcio.
Intervistato dal Corriere della Sera, il mister testaccino si è espresso così: “Ciascuno di noi ha voglia di ritornare in campo ma in questo momento c’è bisogno di prudenza. Sulle date c’è ancora incertezza e la verità è che ci sono ancora troppi morti e contagiati nel Paese“.
“Il nostro è uno sport di contatto” – prosegue Ranieri nell’intervista – “Nessuno sa come reagisce il fisico di un atleta in questa situazione e se dovesse succedere qualcosa di grave chi se ne prenderebbe la responsabilità? Per questo, secondo me il calcio dovrebbe essere l’ultimo a rimettersi in moto, a differenza di altri sport più “distanziati” come il nuoto ed il tennis”.
Sulla possibile ripartenza del campionato, dice: “Sono d’accordo sul fatto che bisogna ripartire ma bisogna farlo nei termini e modi giusti. La salute viene prima di ogni altro interesse. Non bisogna ripartire perché dobbiamo, ma perché vuol dire che andrà tutto bene. Bisogna farlo quando gli ospedali non saranno più ingolfati e ci saranno più test accessibili. L’interesse della comunità viene prima del calcio altrimenti prenderemmo in giro gli eroi che lottano ogni giorno per noi“.
Infine, sull’ipotesi di finire il campionato tra agosto e dicembre: “Può essere un ipotesi ma non c’è bisogno di correre dietro queste problematiche in questo momento. Dopo questa lunga sosta, c’è di bisogno di sei settimane per verificare che tutto sia sotto controllo”.
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