4 Febbraio 2022 - 12:36

Diventare direttore sportivo: come fare e quanto si guadagna

Come diventare direttore sportivo? In questa guida proveremo ad illustrarne tutti i passaggi

Direttore Sportivo

Una delle domande più gettonate per chi si affaccia al mondo del lavoro è “come diventare direttore sportivo?”. La figura, che ricopre le più alte cariche manageriali all’interno di un club, deve ovviamente avere competenze specifiche. Gli step per diventare direttore sportivo sono vari e non semplici, in questa guida proveremo ad illustrarli in maniera chiara.

Qualifica in ambito federale

Il primo passo per ricoprire la carica è ottenere la qualifica in ambito federale. È infatti la FIGC a stabilire le regole con corsi specifici a cadenza annuale. A gestirli è il settore tecnico della federazione. Per partecipare ai corsi è necessario compilare una specifica domanda di ammissione, allegando un curriculum vitae e un certificato medico per l’idoneità a svolgere il ruolo. Tale domanda verrà successivamente valutata da una commissione incaricata dalla federazione per approvare o respingere i vari candidati.

Come diventare direttore sportivo: i requisiti fondamentali

Tra i requisiti fondamentali per ricoprire la carica di direttore sportivo ci sono l’età minima di 25 anni, il diploma di scuola secondaria di secondo grado ed il godimento dei diritti civili. Altra caratteristica fondamentale e il non aver riportato condanne penali e il non essere stati dichiarati interdetti, inabilitati o falliti. E’ fondamentale, altresì, non aver subito provvedimenti di preclusione per gli incarichi della Figc e  non esser stato squalificato per un periodo superiore a 90 giorni nella precedente stagione e superiore a 12 mesi nelle precedenti tre stagioni. I corsi per ottenere la qualifica sono gestiti dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Quali sono i compiti di un direttore sportivo? Quanto si guadagna?

Tra i compiti del direttore sportivo rientra sicuramente la gestione delle trattative per l’acquisizione e la vendita dei cartellini degli atleti. È un vero e proprio punto di riferimento per la società, in quanto figura chiave nella fase delle trattazioni di mercato. La retribuzione varia a seconda della categoria nella quale milita la società che dirige.