2 Maggio 2022 - 11:18

Il Concertone torna in piazza e reclama il diritto all’identità

Ambra è ormai una certezza, ma la vera sorpresa del Concertone del Primo Maggio 2022, si chiama Mille: il nostro editoriale

Concertone Marco Mengoni

Ambra è ormai una certezza, ma la vera sorpresa del Concertone del Primo Maggio 2022, si chiama Mille: il nostro editoriale

“Rivedervi qui dopo due anni è un’emozione incredibile. La piazza è tornata a vivere”. Con queste parole una commossa Ambra ha aperto ieri l’edizione 2022 del Concertone del Primo Maggio, che è tornato a riempire Piazza San Giovanni in Laterano a Roma dopo la pandemia.

Veterana dell’appuntamento patrocinato da CGIL, CISL e UIL, Ambra si è presentata sul palco con un maglione riportante i colori della bandiera ucraina: la pace è stata tuttavia solo una delle istanze che hanno avuto voce sul palco del Concertone; efficacissimo, per esempio, l’intervento di Big Mama  sul diritto all’identità: “Mi chiamavano cicciona e io pensavo di non meritarmi il centro della mia vita”, a cui ha fatto eco poco dopo Bresh (“Imparate ad accettare la vostra diversità. Solo così potrete accogliere quella degli altri”) uno dei tanti artisti per cui quella di ieri ha rappresentato la prima volta sul palco del Concertone.

Esordi illustri anche quelli di Ornella Vanoni (“Erano anni che volevo venire ma mi dicevano sempre – Il Concertone non fa per te – “) che ha eseguito una canzone di Chico Buarque dedicata alle morti bianche, 189 solo nei primi tre mesi del 2022, e Marco Mengoni che nel suo live-set ha incluso anche la bellissima Blowin’ in the Wind di Bob Dylan.

A proposito di pietre miliari della musica mondiale, da segnalare l’apertura del Primo Maggio 2022 sulle note di Imagine di John Lennon, che ha unito artisti di diversa provenienza geografica tra i quali gli ucraini Go-A, e la Redemption Song di Venerus, tuttavia “sporcata” da un piccolo problema tecnico, uno dei pochi  che hanno puntellato questa edizione del Concertone.

Anche quest’anno, inoltre, il palco del Primo Maggio ha puntato un riflettore sulle nuove tendenze della musica italiana, quelle che altrimenti faticherebbero a venir fuori perché sprovviste dell’appoggio di una major: l’esordiente Sinkro, il gemello segreto di Gilles Rocca, ha presentato in Piazza San Giovanni il suo (modesto) primo singolo Nostalgia di Domani.

La cantautrice Mille, già Premio della Critica a Musicultura 2021, si è invece aggiudicata la vittoria del contest “1MNext”; la sua “Sì, Signorina” è senz’altro più convincente dell’inedito presentato dal suo collega, e anzi potrebbe entrare a pieno titolo nella lotta per il tormentone estivo 2022, tuttavia – specie nel ritornello – somiglia forse troppo a Goodbye Kiss dei Kasabian.