26 Giugno 2021 - 09:26

Conte e Grillo: la crisi di una convivenza impossibile

Conte, movimento 5 stelle

L’ex Premier Giuseppe Conte avrebbe tentato l’addio alla guida del Movimento 5 Stelle a causa del forte contrasto con il garante Beppe Grillo

Il passo indietro di Conte non è più solo una voce di Palazzo. Si tratta invece di uno scenario che prende forma e potrebbe addirittura concretizzarsi presto. Non è dato sapere se l’ex Premier deciderà di farlo nel giro di poche ore o al più nei prossimi giorni. Il clima è teso come non lo era mai stato in casa del Movimento, in quello che è un momento decisivo per il futuro.

La furia di Beppe Grillo

“Studi chi siamo”, così Beppe Grillo all’avvocato del popolo. Ma ciò che il garante sottolinea più volte e con amarezza è la mancanza di condivisione: “A Conte avevamo detto di prendere lo statuto e di farlo evolvere, di partire dal nostro statuto. Lui invece ha preso due avvocati e ha scritto un’altra cosa. Me lo ha dato e mi ha detto di non farlo leggere a nessuno. Io l’ho letto e tante cose non andavano”. Al di là di queste dichiarazioni c’è chi nel movimento redarguisce Conte: “Se Giuseppe avesse fatto sentire Grillo parte del progetto, ora non saremmo a questo punto.”

La volontà di lasciare la leadership

Grillo non si aspettava che Giuseppe Conte facesse trapelare in maniera così dirompente che avrebbe intenzione di dire addio al progetto di rifondazione del Movimento 5 Stelle. E dal lato dell’ex premier, si continua ad affermare che la “situazione è irrecuperabile”. Sempre più voci confermano la possibilità di un probabile addio. Al momento i contatti tra Grillo e Conte sono interrotti. L’ex premier sta prendendo tempo ed è in corso un giro di incontri. Nella sua casa romana sono arrivati il capogruppo del Senato Ettore Licheri, Paola Taverna e Stefano Patuanelli. Il primo entrando ha chiesto del tempo: “Il confronto è fisiologico”. Poco dopo Luigi Di Maio, in partenza per la Slovenia, chiede compattezza chiarendo che “si lavora per unire”. Per adesso infatti tutti sono ancora a lavoro, e i più all’interno del mondo pentastellato continuano a scommettere sul fatto che alla fine un compromesso si troverà. 

Le parole di Davide Casaleggio

In tutto questo caos si inserisce Davide Casaleggio, tornato a parlare di Movimento 5 Stelle facendo asse con Grillo: “Le idee di Conte non mi sono ancora chiare e non ho capito perché abbia tenuto segreto questo statuto. Non è con uno statuto che si fa un Movimento. Sembra piuttosto un partito del ’900”. Il timore che ha lo stesso Grillo, cioè che Conte voglia trasformare M5s nella vecchia Dc.

Una convivenza impossibile, o quasi

Quella tra Conte e Grillo è una crisi annunciata di due personalità non in grado di incontrarsi sulla stessa lunghezza d’onda. In questo caso infatti, si tratta proprio di un problema di visione e di prospettiva: il Movimento di Conte (se ci sarà) avrà ben poco di ciò che alle origini Grillo aveva portato sulla scena politica italiana. Se da un lato si possono comprendere le ragioni di Grillo sull’isolazionismo decisionale dell’ex Premier, allo stesso tempo, per fare un passo avanti verso le 5 stelle del futuro bisognerà pur accettare un cambio di passo. D’altronde “la misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”. Solo nei prossimi giorni capiremo davvero se prevarrà la volontà di proseguire nel sentiero tracciato, o se, lo scontro tra il garante e il nuovo leader segnerà la chiusura del nuovo, e già mezzo battuto, sentiero.