22 Ottobre 2016 - 09:52

Contenuti offensivi su Facebook, “sì, se sono di comune interesse”

contenuti offensivi

Da oggi Zuckemberg, padre di Facebook, ha annunciato che potrebbero essere approvati anche contenuti offensivi o non conformi agli standard, purchè siano notizie di interesse comune

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Contenuti offensivi o non appropriati agli standard di Facebook da oggi potrebbero liberamente circolare sul social, a detta del creatore Mark Zuckemberg. La pezza a colore, stelle e strisce è stata: “Sì, se sono notizie di interesse comune”. 

La decisione è stata presa in seguito ad un post che il candidato alla Casa Bianca Donald Trump ha scritto in merito al divieto di ingresso dei musulmani negli Stati Uniti. Inizialmente la decisione di rimuoverlo, ma poi? A detta di Zuckemberg sarebbe stato meglio non applicare alcuna censura alle dichiarazioni di un uomo politico, nonostante ciò avesse mortificato a sua volta molti dei suoi dipendenti musulmani. 

A ragione molti di loro, soprattutto quelli che si occupano del controllo della sicurezza, hanno minacciato il licenziamento.

Poco efficace il post con il quale Mister Fb avrebbe preso le distanze dalle asserzioni di Trump, il quale sta creando più scandali che consensi (le percentuali a favore della Clinton parlano chiaro).

Considerata una notizia di interesse comune, ovvero quella della corsa al posto di comando degli Stati Uniti, la policy team di Zuckemberg ha deciso che saranno accettati anche contenuti che violino gli standard del social network, purchè importanti o significativi.  

Premesso che è ormai risaputo che Facebook ignori le segnalazioni di parecchi contenuti offensivi con il messaggio “l’immagine non lede i nostri strandard”, non solo non si è smentito, ma ha addirittura confermato quanto il potere addomestichi il rispetto, e quanti interessi si nascondano sotto l’agognato scranno americano, e  che il tutto venga mascherato da libertà di opinione. 

Libertà, una parola di cui l’America si è sempre riempita la bocca, ma solo la propria, lasciando vuota prima quella dei nativi ieri, confinati nelle riserve, e poi dei musulmani, dei neri e di altre minoranze etniche e non solo, oggi. 

E, dopo aver riempito la bocca, ha sollevato persino i pollici. [ads2]