Conti pubblici, l’UE condanna l’Italia sugli investimenti
Secondo l’UE, la Manovra devasta i conti pubblici e non aumenta il potenziale di crescita. In particolare, Quota 100 è stata presa di mira
Nuovo avvertimento dall’UE. E questa volta riguarda i conti pubblici. L’Italia è il Paese dell’UE che più mette barriere a chi voglia investire sul suo territorio, anche se la nostra economia, in recessione tecnica, avrebbe bisogno di investimenti. Il rapporto sulla Penisola presentato mercoledì dalla Commissione UE è profondamente negativo, in quanto “include misure che rovesciano elementi di importanti riforme fatte in precedenza. In particolare sulle pensioni, e non include interventi efficaci per aumentare il potenziale di crescita.”
Per quest’anno, la crescita del PIL, infatti, si fermerà solamente allo 0,2%. La valutazione ufficiale, però, per quanto riguarda le stime dei conti pubblici, è rinviata al post Elezioni Europee e sarà basata sul DEF che il Governo dovrà presentare entro il 10 Aprile.
Il lato che più preoccupa l’Europa è la mancanza di riforme per quel che concerne l’offerta. Con la legge di Bilancio, infatti, il Governo intende soprattutto aumentare la spesa corrente e dedica solo un piccolo ammontare di spesa aggiuntiva agli investimenti nel 2019, nonostante questi siano ritenuti più efficaci nello stimolare la crescita economica e supportare gli investimenti privati.
“Rimaniamo preoccupati che il debito non scenda a causa dei piani economici deboli del Governo, in generale lo slancio delle riforme si è fermato. La Commissione resta vigile e monitorerà da vicino la situazione italiana per fare valutazione in primavera basata soprattutto sul livello di ambizione del programma nazionale di riforme.” ha dichiarato Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione UE.
Un bel problema.
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