Corea del Nord: giustiziato un funzionario del Ministero
Ad accendere l’ira del leader nordcoreano sarebbe stato un “ordine sbagliato”. Il funzionario viene giustiziato a causa di un ospedale
Secondo il leader nord coreano, la colpa imputata al funzionario sarebbe quella di aver ordinato merci provenienti dalla Cina e non dall’Europa, come gli era stato ordinario. L’ordine avrebbe riguardato delle attrezzature mediche, utili alla grande apertura del nuovo ospedale in costruzione a Pyongyang, punto nevralgico della leadership della famiglia.
Un errore imperdonabile, secondo Kim, tale da provocare un ritardo nei lavori, con conseguente slittamento della data di scadenza, prefissata per il mese di ottobre.
Questa però, non è di certo la prima volta che si associano alla Corea del Nord notizie di esecuzioni o sentenze di morte. Kim Jong-un ha, infatti, più volte impegnato le pagine della stampa internazionale per notizie come: ‘Ministero della difesa giustiziato con una cannonata‘, o ancora ‘funzionario giustiziato perché disobbediente‘.
Notizie che di certo denunciano la condizione di totale chiusura dello stato nord coreano verso il resto del mondo, contribuendo a rendere l’immagine della Corea del Nord simile a un luogo ai limiti tra il mistico e l’orrore.
Questione di prestigio per la Corea del Nord
Il nuovo ospedale sarà il fiore all’occhiello della sanità nordcoreana, aveva annunciato pochi mesi fa il leader nord coreano. Pertanto, Kim aveva rifiutato il pensiero di acquistare dalla Cina prodotti a basso costo e più scadenti rispetto all’Europa. Ad essere accusato della mala esecuzione degli ordini, un vicedirettore del ministero degli Esteri, su cui ora pende l’esecuzione.
I lavori sarebbero iniziati a marzo dello scorso anno, con l’obiettivo di terminare la struttura entro ottobre 2021. Tra le cause del ritardo potrebbe esserci quella della pandemia, anche se la Corea del Nord non ha mai denunciato o segnalato alcun caso di contagio, vendendo l’immagine di una Nord Corea immune al virus che ha messo in ginocchio il mondo intero.
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