23 Marzo 2020 - 10:55

Coronavirus, contagi: in calo nuovi casi e malati

Coronavirus, bollettino protezione civile

Coronavirus e contagi. L’ultimo bollettino della Protezione civile indica che siamo entrati nella settimana decisiva. In calo nuovi casi e decessi. I dati continuano ad essere drammatici, ma in lieve calo

Il Coronavirus non lascia respiro. La Protezione civile tiene costantemente aggiornato il numero dei nuovi casi di positività e dei decessi. Le cifre sono ancora drammatiche, nelle ultime 24 ore ci sono stati 651 morti e 3.957 positivi in più. Tuttavia queste cifre da emergenza sanitaria appaiono verosimilmente positive se confrontate con le ultime in cui i morti erano 793 e i nuovi contagi 4.821. Aumentano inoltre i guariti, 952 in più di ieri. Dimezzata in Lombardia la crescita dei contagi, aumentati di 1.691 contro i 3.251 di sabato.

Un  debole spiraglio che accende una spia importante nella lotta contro il Coronavirus. Siamo infatti entrati nella settimana decisiva per la gestione dell’emergenza epidemica. Attenzione però a non abbassare la guardia, è questa infatti la fase più delicata, quella preventiva, in cui l’azione o in questo caso la non azione è fondamentale. Raccomandazioni arrivano dal capo della protezione civile e da Giuseppe Conte che invitano ancora una volta gli italiani a restare a casa.

Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, parla infatti di dati “in controtendenza“. L’augurio è quello della conferma, dato che potrà essere captato nei prossimi giorni. E in attesa di un consolidamento del dato, il governo si è attivato con il decreto “chiudiamo tutto”.

L’intervento in diretta nazionale del premier ha rassicurato la popolazione italiana sul prosieguo delle attività produttive  essenziali. Inoltre, al fine di evitare nuove fughe di massa al Sud, come quelle dei giorni scorsi, è stata emessa un’ordinanza firmata dai ministri Luciana Lamorgese e Roberto Speranza. La misura blocca tutti gli spostamenti dal comune “in cui ci si trova”, salvo che per comprovate lavorative o di emergenza.