Coronavirus e danni alla tiroide: primo caso al mondo
Il Coronavirus può provocare danni alla tiroide: ecco quanto emerge da una ricerca degli endocrinologi dell’Università di Pisa
Uno studio dell’Università di Pisa ha accertato il primo caso al mondo di tiroidite subacuta provocato dal Coronavirus.
Il caso
La ricerca, Subacute Thyroiditis After Sars-COV-2 Infection, pubblicata in data 21 maggio sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, pone al centro il caso di una giovane donna che, dopo essere guarita dal Covid-19 spontaneamente, ha contratto la patologia infiammatoria della tiroide.
La paziente ha riportato sintomi associabili alla SAT (Tiroide Subacuta), tra cui dolore al collo, sintomi generali e disfunzione tiroidea. Pertanto, le è stata somministrata una terapia a base di glucorticoidi che ha funzionato con successo. La connessione tra Coronavirus e disfunzione della tiroide è attestata dal fatto che la donna, circa un mese prima del contagio, aveva controllato l’organo senza rilevare alcuna problematica.
Le parole dell’esperto
“Ci sono molte prove a sostegno dell’eziologia virale o post virale della tiroidite subacuta – ha spiegato Francesco Latrofa (medico specialista in endocrinologia e dottorando di ricerca), proseguendo: negli anni, diversi virus sono stati associati a questa malattia, anche se ad oggi non era mai stato descritto nessun caso provocata da coronavirus”.
E ancora: “Abbiamo ritenuto importante condividere con la comunità scientifica il caso di questa paziente; con oltre 5 milioni di pazienti infettati in tutto il mondo è molto probabile che altri casi di tiroidite subacuta da coronavirus vengano alla luce”
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