1 Maggio 2020 - 10:46

Coronavirus in estate: spostamenti tra Regioni solo con l’indice di contagio a 0,2

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Il coronavirus concede una tregua al nostro Paese. Mentre calano i contagi si pensa a come salvare le vacanze e il settore del turismo

Come poter salvare le vacanze degli italiani? Ma non solo, come salvare il settore del turismo fortemente colpito dal’epidemia da coronavirus? L’alleato per queste vacanze estive sarà l’indice di contagio R0. Gli scienziati e il governo sono d’accordo sulla possibilità di consentire gli spostamenti solo se questo indice sarà pari o inferiore a 0,2. Cosa significa? Che i contagi di coronavirus nelle Regioni dovranno essere pari a 0 o quasi. O comunque che ci siano pochi casi isolati e gestibili. Lo spostamento tra Regioni permetterebbe il trasferimento di molti nelle seconde case rimettendo in moto la macchina del turismo che ogni anni produce il 5% del Pil nazionale.

Seguiamo le varie tappe della Fase 2 che inizierà il prossimo lunedì 4 Maggio

Test l’11 maggio

Una settimana dopo le riaperture che cominciano lunedì 4 maggio, ci sarà un monitoraggio della situazione diviso per regioni. E questo consentirà di valutare anche un dato nazionale. Il governo ha fatto sapere che attualmente l’R0 è circa 0,7 anche se in alcune aree del Paese sembra essere ben più alto. Dunque si dovrà misurare l’impatto provocato dalla ripartenza di numerose attività produttive, dal movimento di un numero più alto di lavoratori e dagli spostamenti più liberi dei cittadini. E poi verificare l’eventuale risalita del numero dei nuovi positivi, testare la tenuta delle strutture sanitarie. Soltanto così si potrà decidere se procedere, rallentare o addirittura decidere di tornare indietro.

18 Maggio

Data cruciale. Innanzitutto perché in questa data riapriranno tutti i negozi di vendita al dettaglio. Le serrande si rialzeranno dopo due mesi di chiusura a causa del coronavirus. Inoltre – se i contagi non si rialzeranno e l’indice R0 resterà basso – sarà consentito lo spostamento verso le seconde case.

Era stato ipotizzato di consentire l’ingresso soltanto a chi proviene da regioni che hanno bassi contagi, ma il governo esclude di poter seguire questo tipo di criterio. L’unica limitazione che può essere decisa — e alcune Regioni come la Sicilia l’hanno già attuata — è obbligare alla quarantena chi proviene da fuori. Ma è difficile che si vada in vacanza pensando di stare due settimane in isolamento.

Alcuni Comuni che non hanno mai registrato contagi da coronavirus hanno già fatto sapere di essere contrari alla possibilità di far arrivare persone non residenti. È stato però escluso che si possano creare delle aree limitate all’interno della stessa regione. Le norme stabiliscono che i divieti di ingresso possano essere decisi soltanto a livello regionale, tanto che anche quando si tratta di istituire le «zone rosse» spetta al governatore presentare la richiesta e l’eventuale decreto che accoglie l’istanza deve essere firmato dal governo, delegato a provvedere alla vigilanza dell’area interdetta e all’approvvigionamento dei beni di prima necessità per la popolazione.

Se l’R0 scenderà in maniera significativa, anche se non alla soglia ideale, potrebbe essere autorizzato il passaggio tra regioni confinanti. È un’ipotesi che al momento non viene presa in considerazione come possibile soluzione.