20 Aprile 2020 - 11:06

Coronavirus, muoiono più uomini: pare il virus si rifugi nei testicoli

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Il Coronavirus secondo le statistiche colpisce più gli uomini e meno le donne, ma perché? Una ricerca congiunta tra Usa e India prova a dare una spiegazione. Il Covid-19, stando a questo recente studio, potrebbe rifugiarsi nei testicoli

Perché il coronavirus colpisce maggiormente gli uomini? I numeri della pandemia globale evidenziano come il virus, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, abbia ucciso di più individui di sesso maschile. Un team di ricerca congiunto che mette insieme studiosi americani ed indiani, ha provato a spiegare la preferenza di contagio del Covid-19.

Il Coronavirus preferirebbe gli uomini alle donne, a riferirlo sono i dati statistici che dimostrano il surplus di vittime di sesso maschile. È uno dei diversi interrogativi che tiene impegnati i ricercatori che lavorano per cercare di spiegare il fenomeno. Una buona intuizione potrebbe essere quella che arriva da due team di ricerca Usa, in collaborazione con l’India.

La colpa sarebbe dei testicoli. Secondo gli studiosi, le ghiandole di secrezioni maschili, costituirebbero per il virus, una sorta di “roccaforte”, un porto sicuro entro cui rifugiarsi ed infettare. Storia diversa riguarda le ovaie delle donne, prive della proteina ACE2, come sappiamo recettore, cui il virus si attacca.

Studi condotti in tutto il mondo hanno ripetutamente dimostrato una incidenza maggiore e una severità più grave della malattia negli uomini rispetto alle donne” scrivono in una nota i quattro ricercatori responsabili della scoperta. Si tratta del professore di biologia molecolare Amit Verma, il professore di biologia Ulrich Steidl, l’oncologa Aditi Shastri, e sua madre, Jayanthi Shastri, microbiologa in India.

Obiettivo dello studio è quello di spiegare il motivo per cui gli uomini impiegano più tempo a “liberarsi del virus” e al momento la teoria dei testicoli sembra avere una valenza piuttosto interessante che potrebbe inoltre rappresentare una svolta nella storia epidemiologica del Coronavirus.