9 Marzo 2020 - 11:20

Coronavirus: opposizioni furiose sul DPCM 8 Marzo 2020

Coronavirus, bollettino protezione civile

La fuga di notizie legata al DPCM 8 Marzo 2020 sul Coronavirus  ha messo sul piede di guerra le opposizioni al Governo: infuriato Zaia

Proprio questa mattina in un’intervista al quotidiano La Repubblica, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte definiva un atto irresponsabile quello di aver fatto circolare la bozza del decreto dell’8 Marzo 2020 contenente le stringenti misure atte a diminuire il contagio da Coronavirus.

Ma ormai il fuoco di fila delle reazioni dell’opposizione si era già scatenato: per un Salvini che chiede maggiore trasparenza e chiarezza sui punti “fumosi” del DPCM, ed una Meloni che senza mezzi termini imputa all’esecutivo di aver “gestito malissimo il decreto”, il più infuriato sembra Luca Zaia, governatore del Veneto, che chiede lo stralcio delle tre province di Padova, Treviso e Venezia dal decreto in quanto, a suo dire, “non hanno le caratteristiche per essere considerate zona rossa”.

Il decreto con cui il Conte bis ha predisposto la chiusura di Milano e di altre 14 province, ha fatto storcere il naso anche al Sindaco meneghino Beppe Sala:

Milano, piaccia o no, è il cuore del Paese. Non va bene che il Sindaco e il Prefetto di Milano vengano a sapere di queste norme dai media“.

Le reazioni fredde non mancano, dunque,  neppure da parte dell’area politica più vicina all’esecutivo giallo-verde. Ecco, per esempio, cosa ha dichiarato il governatore dell’Emilia Romagna a La Repubblica:

Misure restrittive le avevamo chieste anche noi, ma queste meritavano un confronto preventivo con le Regioni. Mi auguro che questo episodio rafforzi la volontà di coordinamento (…) Se chiediamo ai cittadini di fare la loro parte dobbiamo essere chiari“.