Coronavirus, Salvini: “Il Governo ci ascolti o diciamo stop a concordia nazionale”
Il leader della Lega non ci sta e attacca il governo per la bocciatura degli emendamenti sul Cura Italia: “Il 1° maggio presenteremo il progetto di ricostruzione vedremo se Palazzo Chigi avrà una serietà diversa”
Matteo Salvini, intervistato dal Corriere della Sera, è un fiume in piena contro il Governo. Il leader della Lega a margine dell’approvazione del decreto Cura Italia mette in evidenza la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati dal suo partito. Per Salvini, il Governo dovrà ritrovare la serietà per continuare ad operare.
“Noi abbiamo esercitato per 40 giorni l’arte del dialogo – dichiara Salvini – della pacatezza, del velluto. E abbiamo presentato 204 emendamenti costruttivi al decreto Cura Italia. Tutte cose concordate una per una con commercianti, agricoltori, medici, sindacati. Risultato: 203 emendamenti bocciati.”
Per l’ex ministro poi il risultato ottenuto da Conte in Europa non rispecchia le promesse del premier:“L’emissione di bond servirà a finanziare l’European recovery fund , su cui il Consiglio ha deciso di non decidere. Per valutarne i vantaggi bisognerà vedere quali eurotasse saranno introdotte per ripagarli. L’unica cosa certa per ora è quella che nessuno voleva: il ricorso ai fondi del Mes. Soldi prestati a scadenze troppo brevi e a precise condizioni, decise da Berlino.”
Non manca anche la stoccata diretta a Giuseppe Conte:“Giuseppe Conte non diceva che non avremmo firmato il Mes? Non diceva che il Mes è vecchio? Non ci è venuto a dire che non era necessario votare in parlamento perché tanto il Mes non lo avremmo firmato?”
Salvini poi annuncia che il 1 maggio la Lega presenterà un piano per la ricostruzione:“Noi il Primo Maggio, festa dei lavoratori, presenteremo un grande piano di ricostruzione nazionale, ci stiamo lavorando duramente. Se vedremo una serietà diversa da quella vista fin qui… E poi vorremmo un segnale immediato sull’abbattimento della burocrazia».
Per quanto riguarda invece i contenuti di questo piano, il leader della Lega parla della modifica del codice degli appalti e altri condoni fiscali, insomma una parte del programma elettorale leghista:” La radicale modifica del codice degli appalti: basta con i controlli preliminari. Si controlla dopo, e chi ha fatto il furbo finisce in gabbia. E poi l’azzeramento delle cartelle esattoriali. Mi dicono che ne sono in arrivo 8 milioni. Togliamo questa zavorra all’Italia».
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