23 Settembre 2020 - 11:25

Coronavirus, Trump: “200mila morti in USA sono una vergogna”

Trump

“200mila morti in USA sono una vergogna ma potevano superare i 2 milioni” sono le parole del Presidente Trump sull’emergenza Coronavirus

Duecentomila morti per Covid negli Usa sono una vergogna ma se non avessimo fatto bene e nel modo giusto, avremmo 2,5 milioni di morti. Se guardiamo alle possibili alternative, avremmo 2,5 milioni di morti o qualcosa del genere. Potremmo avere un numero sostanzialmente più alto“. Queste le parole del Presidente degli USA Donald Trump in relazione all’emergenza Coronavirus nel suo paese.

Nuovo attacco poi contro Pechino. Secondo il tycoon infatti gli USA “non avrebbero morti” senza le azioni irresponsabili del Governo cinese.La Cina avrebbe dovuto fermare il virus al confine. Non avrebbe mai dovuto lasciarlo diffondersi in tutto il mondo, ed è una cosa terribile. Ora stiamo andando bene, il mercato azionario è in crescita, e tutto il resto. Ma penso che sia una cosa terribile“.

Sul fronte interno, torna con prepotenza la questione Russiagate: Andrew Weissmann, ex procuratore di punta del team di Robert Mueller, ha scritto nel suo libro di imminente pubblicazione “Where Law Ends: Inside the Mueller Investigation” che “il pool non fece tutto quello che poteva fare per accertare le interferenze di Mosca nelle elezioni del 2016“. Una dichiarazione importante che può aprire nuovi scenari nella accuse contro il Presidente Trump.