Coronavirus, il Valencia: “35% di noi contagiati dopo trasferta a Milano”

Continuano ad aumentare i casi positivi al Coronavirus nel Valencia. Il club spiega: “Noi rimasti contagiati dopo trasferta a Milano contro l’Atalanta”

Il Valencia è una delle squadre internazionali maggiormente coinvolta nel contagio da Coronavirus (la seconda è la Sampdoria di Claudio Ranieri). Dopo l’annuncio di Garay della positività al Covid-19, sono seguiti altri casi positivi tra squadra e staff. Tra i tanti, anche il terzino Gayà, anche lui annunciato via Instagram.

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Il club spagnolo ha così dovuto emettere un comunicato per spiegare il motivo di così tanti casi all’interno della squadra e dello staff di Celades. Nella nota, la società ha spiegato che – nonostante le forti misure prese – i contagiati risalgono alla trasferta di Milano del 19 febbraio, quando il Valencia affronto l’Atalanta nell’andata degli ottavi di Champions League.

Da qui, il 35% dei tesserati è risultato positivo al Coronavirus: il club ha ritenuto precisare che calciatori e membri dello staff sono tutti asintomatici ed attualmente sono in isolamento nelle proprie abitazioni. Infine, il Valencia ha fatto sapere di essere al fianco del sistema sanitario spagnolo e di seguire le raccomandazioni del Ministro della Salute.

La nota del club

Il Valencia CF riporta che ci sono nuovi casi di positività al coronavirus COVID19 sia tra giocatori che tra tecnici della prima squadra. Si tratta di tutti casi asintomatici, che sono stati isolati nei rispettivi domicili sotto monitoraggio medico e che possono svolgere normalmente il piano di lavoro programmato. Il tutto nonostante le severe misure prese dal club dopo aver giocato lo scorso 19 febbraio a Milano, zona ad alto rischio come confermato pochi giorni dopo dalle autorità italiane. Gli ultimi risultati mostrano che circa il 35% dei casi è risultato positivo”.

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“Il Valencia – prosegue la nota – si avvale di questi test effettuati per invitare nuovamente la popolazione a rimanere a casa e a seguire rigorosamente tutte le misure igieniche e di prevenzione già pubblicate. Allo stesso modo, rafforza la fiducia nel sistema sanitario spagnolo e nelle raccomandazioni del Ministero della Salute per quei casi lievi di infezione da coronavirus che si trovano in isolamento domestico“.

Nando Armenante

25 anni da Cava de' Tirreni, studente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Salerno, indirizzo Editoria. Giornalista pubblicista dal 30 settembre 2020. Porto avanti la passione ed il sogno di diventare giornalista, in particolare scrivendo di sport (di calcio in particolar modo) ma anche di attualità, su tutto ciò che accade nella città in cui vivo e sull'intero territorio.

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