4 Settembre 2020 - 10:46

Covid-19, OMS: antifiammatori steroidei riducono la letalità del 36%

oms covid-19, lombardia

L’OMS ha modificato le linee guida per la cura farmacologica di malati gravi positivi al Covid-19: antinfiammatori steroidei riducono morti del 36%

A distanza di mesi dall’inizio di innumerevoli studi su terapie e vaccini per combattere il coronavirus, nelle ultime ore l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha modificato le linee guida per la cura dei pazienti affetti da Covid-19. Analizzando un gran numero di pazienti e di test clinici, gli scienziati della massima autorità nel campo della salute sono giunti alla conclusione che una classe di farmaci, più di tutte, contribuisce a diminuire notevolmente il tasso di letalità della malattia. Infatti, stando ai dati riportati, gli antinfiammatori steroidei come il desametasone, riducono la risposta infiammatoria causata dal virus e che provoca l’aggravarsi delle condizioni di salute del farmaco.

Alcuni dati

L’analisi è stata fatta analizzando i dati di sette diversi test clinici che hanno coinvolto 678 pazienti affetti da una forma grave di Covid-19 e già in cura con antinfiammatori steroidei. Verificando poi lo stato di salute di altri 1.025 pazienti trattati con altri farmaci o con placebo, è stato riscontrato nel primo gruppo una letalità inferiore del 36%. Questi dati incoraggianti, sebbene il verificarsi di alcuni effetti collaterali non gravi, hanno indotto l’OMS a modificare le linee guida per la cura dei pazienti, lasciando tuttavia un margine di incertezza. Quel che ancora non è ben chiaro è il dosaggio dei farmaci e se la somministrazione può essere preventiva – fatta, cioè, presagendo un peggioramento dei sintomi al fine di scongiurarlo – oppure solo nel caso di un aggravamento delle condizioni di salute.