Covid: la variante Omicron arriva in Antartide
La diffusione della variante Omicron non conosce confini e non tende a diminuire. Registrati ben 26 nuovi casi di positivi in Antartide
Omicron ha raggiunto anche l’Antartide. La variante, che in questi giorni si sta diffondendo a ritmi sempre più veloci, ha colpito anche il Polo Sud. Da pochi giorni infatti, è stato scoperto un piccolo ma significativo focolaio nella base belga Princess Elisabeth Antarctica.
Stando ai controlli effettuati recentemente, sembra che i motivi che abbiano favorito la diffusione della variante Omicron in Antartide, il più grande deserto al mondo che non ospita popolazioni native, siano da attribuire all’arrivo di una squadra di ricercatori.
Come riportato dalle indagini, gli studiosi avevano effettuato un tampone prima della partenza, risultati negativi. Il virus si è poi manifestato dopo il periodo di incubazione, con la conferma di un primo caso positivo la settimana seguente, il 14 Dicembre 2021.
Come ben sappiamo, la variante Omicron si diffonde a ritmi rapidissimi; motivo per cui anche in questo caso, non ci è voluto molto prima incominciassero a contagiarsi anche gli altri residenti che alloggiavano nella base di ricerca in Antartide, per un totale di 16 su 25 risultati positivi. Nonostante la possibilità di volo previsto per il 12 Gennaio, nessuno sembra intenzionato a voler tornare indietro. Anche se, come era facilmente immaginabile, è stata negata la possibilità di accogliere nuovi arrivi.
Joseph Cheek, a capo della International Polar Foundation ha dichiarato che “la situazione sembra essere sotto controllo“. Tutti i ricercatori erano già vaccinati e attualmente sono tutti seguiti da due medici professionisti. Nonostante la quarantena, gli studi e le ricerche procedono, senza nessun particolare danno ai ritmi del lavoro.
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