Crosetto punta al futuro. Oggi la Meloni è la vera leader del centrodestra
Crosetto sostiene che il centrodestra debba “crescere per non essere attaccabile”. Poi afferma: “Il Pd, ad esempio, è cintura nera nel fare buon viso a cattivo gioco”
La missione del centrodestra è “crescere per non essere attaccabile”. Il suo obiettivo è quello di ritrovare le ragioni per presentarsi uniti con strategie e metodi efficaci.
È questo il pensiero di Guido Crosetto che, in una lunga intervista a Repubblica, mette in luce l’analisi del voto e dello stato attuale dei partiti in campo. Il risultato delle urne, per lui, non ha destato alcuna sorpresa. L’obiettivo del fondatore di Fratelli d’Italia è quello di dimostrare con i fatti di avere una classe dirigente all’altezza, smontando completamente l’idea degli avversari. A tal proposito Crosetto afferma:
“Da qui alle politiche bisogna prepararsi a rispondere al racconto che verrà fatto giorno dopo giorno. Da chi vuole che il centrodestra perda. E da chi è disposto a mettere insieme tutto e il contrario di tutto pur di vincere”.
Crosetto invita costantemente a controbattere ed ostacolare tutti i pareri e le idee dei nemici. Lo scopo è quello di contrastare tutti coloro che sperano in una disfatta del centrodestra. Non cela nemmeno la crisi relativa alla coalizione che deve ripartire da diritti necessari e comuni: dalla giustizia al salario minimo, alla riforma del mondo del lavoro, alla tassazione. “Ce ne sono mille di temi”.
Il metodo Draghi mette in crisi i partiti
Secondo il politico piemontese il cosiddetto Metodo Draghi ha messo in crisi il modello democratico e partitico. Secondo lui, infatti, la risposta dei partiti può essere diversa: la sinistra è più attrezzata mentre la Lega, sotto questo specifico punto di vista, risulta essere più ingenua.
“Il Pd, ad esempio, è cintura nera nel fare buon viso a cattivo gioco”
Secondo il politico Crosetto, il Pd è estremante abile nel fare buon viso a cattivo gioco nei confronti del Metodo Draghi. Di conseguenza, sostiene che Matteo Salvini continuerà a reiterare il suo atteggiamento di lotta, che è anche un po’ frutto del suo carattere. Poi, sorridendo, afferma:
“Magari nel Pd sono più scafati e non si espone direttamente il segretario ma un ex ministro. Comunque lui è quello che ha più difficoltà anche perché una parte di maggioranza gli è chiaramente ostile”.
Letta vuole fare entrare tutti nel PD
Per quanto concerne Letta e il nuovo corso del Pd, l’imprenditore ex sottosegretario non ha dubbi: “Cercherà magari di far entrare nel nuovo Ulivo M5S, Renzi, Calenda, Leu ma pure Fi, Gianfranco Rotondi, Maurizio Lupi. Fosse per lui metterebbe insieme il 100% dell’arco parlamentare…”.
Il Voto non ha leso i leader del centro destra
Nei riguardi dei leader del centrodestra Crosetto dichiara: “Mi pare ne abbia ancora tre, leader uccisi da questo voto non ce ne sono[…] “Se però la guida va a chi ha più consenso, oggi è Giorgia Meloni ad averlo. L’anno scorso lo aveva Salvini, cinque anni fa Silvio Berlusconi”.
Accantonata completamente è, invece, l’ipotesi della federazione tra Lega e Forza Italia: “Il tema è mettere insieme forze diverse, con peculiarità e sensibilità diverse in una coalizione, non in un partito”.
“Un ventenne nostalgico mi fa schifo”
Parole dure verso i nostalgici del fascismo? “Non sono organici a Fdi e non è folclore. Uno che posta la sua foto col saluto romano fa per prima cosa un danno a Meloni. Sono atteggiamenti cretini e pericolosi che inquinano un partito. Poi mi lasci dire: un ventenne nostalgico oggi mi fa schifo e anche un po’ pena”.
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