24 Febbraio 2016 - 15:31

Dalla rivoluzione alla democrazia del comune

Dalla rivoluzione alla democrazia del comune

Dalla rivoluzione alla democrazia del comune”, la raccolta di saggi curata da Alessandro Arienzo e Gianfranco Borrelli compie l’esegesi di tre categorie: lavoro, singolarità e desiderio,  assumendole al contempo come caratteristiche antropiche e come oggetti cognitivamente depressi dall’attuale status quo politico ed economico

[ads1]Il testo raggruppa i saggi di Ametrano, Arienzo, Berns, Borrelli, Coccoli, Coin, Negri, Polverino e Vercellone in un’attuazione dell’analisi delle categorie che  si estende alle forme neoliberiste di assoggettamento individuale e di classe.

In particolare Toni Negri nel suo A proposito di costituzione e capitale finanziario” organizza il concetto di convenzione finanziaria, definendolo un dispositivo non funzionale alla collettività, moderata dalla leggi costituzionali, ma come misura egemone, come governance dei rapporti tra attività monetarie e lavorative.

L’analisi di Toni Negri, descrive in una prospettiva di un tutt’uno, crisi finanziaria e globalizzazione come concatenazione di rapporti politici e lavorativi subordinati non alla produzione di capitale ma allo sfruttamento delle risorse naturali e umane in un procedimento che deregola i concetti di valore come misura e attua un dominio attraverso l’ impoverimento della crescita globale.

Dalla rivoluzione alla democrazia del comuneNegri giunge alla descrizione del capitale finanziario  come biopolitico, laddove,  media e sottomette nella forma finanziaria, le potenzialità sociali e l’iniziativa politica.

La raccolta in una sorta di “per sé”  attua un processo speculativo sulle pratiche di pensiero radicale che si organizza nella città di Napoli. A partire quasi da una scissione storica, individuata nel processo di de industrializzazione degli anni ’80, si scopre una città in lotta che esprime in nuove forme di organizzazione di “pensiero comune” una rappresentanza  in grado di assumere queste problematiche  come contrattazione sociale, come condizione esistenziale. [ads2]