I giornalisti di 18 testate mondiali uniti per onorare la memoria della collega maltese, assassinata lo scorso ottobre da una mano ignota. Questo l’obiettivo del “The Daphne Project” che sarà inaugurato nella giornata di domani
Il 16 ottobre scorso un’autobomba ha ucciso a
Malta la giornalista investigativa
Daphne Caruana Galizia, volto noto della carta stampata locale grazie alle sue
attività d’inchiesta e anti-corruzione condotte sull’
isola. Nonostante la precoce dipartita, però, il nome e l’operato della giornalista sono rimasti vivi nell’immaginario collettivo e da domani
la sua memoria sarà onorata grazie al lavoro condotto dai colleghi di
18 testate mondiali, tra cui l’unica italiana è la Repubblica, che per l’occasione saranno uniti nel segno del
The Daphne Project. Nel corso della sua vita Daphne si è concentrata sui
legami esistenti tra la Politica e la Finanza nera di Malta, tali da far diventare l’isola uno
snodo cruciale per il riciclaggio nel cuore dell’Unione Europea. Le stesse indagini sono state completate nel corso degli ultimi mesi dai vari reporter che hanno aderito al progetto con la finalità di far conoscere a tutto il mondo le notizie che qualcuno voleva nascondere. I risultati dell’inchiesta saranno completati anche dal
film documentario “Daphne” che, accanto al racconto della vita privata della giornalista, contiene
i possibili moventi dell’omicidio individuandoli come le chiavi che conducono ai suoi mandanti,tutt’ora ignoti. Il documentario è stato già
presentato in anteprima al Festival internazionale del giornalismo di Perugia
lo scorso 13 aprile, e sarà trasmesso dai canali Sky Atlantic e Sky Tg24 in simultanea
domenica 22 aprile alle 21.15.