Diodato: “Etherea” esprime il concetto di “Fino a farci scomparire”
Mentre si dilegua nei vicoli di Roma, Diodato, nel video di “Fino a farci scomparire” riesce a coniugare passato, presente e futuro
Dopo lo straordinario successo di “Fai Rumore” e “Che vita meravigliosa“, è online il videoclip del nuovo singolo di Diodato dal titolo “Fino a farci scomparire“. L’artista si ritrova immerso in un contesto mistico camminando per i vicoli della Capitale mentre raggiunge “Etherea“, la suggestiva installazione all’interno del parco di Villa Borghese.
“Poter interagire con l’opera di Edoardo Tresoldi, artista che conosco e seguo da qualche anno ormai – dichiara Diodato – è stato un grande privilegio ma anche un grande desiderio. Sin dal primo momento in cui ho visto “Etherea”, ho pensato che fosse perfetta per provare ad esprimere quel concetto che provo a raccontare in “Fino a farci scomparire”. Si tratta di quel tempio che gli amanti costruiscono e che spesso viene appesantito delle aspettative, delle proiezioni future, ma che poi quando la storia finisce pian piano si dissolve. Nel dissolversi però si alleggerisce di quel peso, ed è allora possibile rivederne la bellezza, rivederne il disegno prima che scompaia del tutto“.
Nel videoclip di “Fino a farci scomparire”, Diodato attraversa una città silenziosa che lo conduce ad un luogo fantasma, che sembra alludere ad un tempo, a sensazioni ed emozioni remote che finiscono con l’impossessarsi del corpo dell’artista. “Etherea” è la riflessione tra uomo e cielo, che unisce reale e irreale. La sensazione che si prova davanti all’opera è quasi straniante al punto che sembra richiamare un monolito Kubrickiano (2001: Odissea nello spazio ndr), punto di congiunzione temporale che unisce passato, presente e futuro.
Significato del brano
“Fino a farci scomparire” racchiude il senso di rassegnazione e annullamento propri dell’arrivo al capolinea di una relazione. Racconta della consacrazione di un “noi” giunto alla fine ma capace di sopravvivere in un altrove. Il tempo ha permesso di allontanarsi dalle incomprensioni riuscendo a dare un senso a tutto ciò che c’è stato. Rimane soltanto la fortuna di saper riconoscere qualcosa di più grande, qualcosa in grado di andare oltre le nostre piccolezze.
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