14 Luglio 2022 - 10:05

DL Aiuti, il M5S si oppone e rischia la crisi di Governo

Mentre Conte si oppone al nuovo DL, FdI e Lega intensificano i rapporti. Intanto Di Maio e Letta richiedono il conteggio della maggioranza

Conte, movimento 5 stelle

Ci sono momenti e momenti nella storia di un paese. Il periodo storico in cui stiamo vivendo, caratterizzato dalla grave situazione in Ucraina, dovrebbe porre l’unità di governo come obbiettivo principale dei vari partiti. Invece questo non sembra il caso della politica italiana, pronta ad una nuova rivoluzione. Il M5S infatti ha annunciato la sua decisione di non votare la fiducia al dl Aiuti.

L’ex premier Conte ha dichiarato infatti di non essere favorevole al decreto legislativo e per tanto ritiene di dover seguire una certa linearità nelle sue azioni. D’altro canto, Di Maio e Letta si vedono molto più preoccupati da un eventuale voto negativo alla fiducia, in un momento storico allarmante nel panorama mondiale. C’è addirittura chi come Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, sostiene che: “il Paese non può rimanere ostaggio di un movimento che dice tutto e il contrario di tutto.

Il pensiero di Letta e Di Maio

Le azioni controverse del M5S rischiano quindi di minare il lavoro dell’attuale governo, ponendo le basi per una risalita del centrodestra. A tal proposito, Salvini e Berlusconi starebbero già calcificando l’alleanza FdI e Lega, creando un rapporto di perfetta sintonia tra i due partiti. Portare gli italiani alle elezioni in questo momento darebbe un’immagine negativa del paese, per questo Di Maio richiede il conto delle votazioni al Senato sul DL Aiuti. “Non votare la fiducia al governo è un fatto grave, è doverosa una verifica di maggioranza – ha detto il Ministro degli Esteri – una crisi di governo nel bel mezzo di una guerra è un chiaro atto di irresponsabilità, così si condanna il Paese al baratro“.

Dello stesso avviso anche il presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, il quale presta particolare premura al conteggio della maggioranza. “Chiederemo di fare una verifica per capire se questa maggioranza c’è ancora o no“. Il segretario del PD continua poi, analizzando la situazione dei grillini: “è evidente che la scelta annunciata da Conte e dal M5s rimetta in discussione molte cose. In una maggioranza così eterogenea ci sono dei distinguo. Ma io non mi preoccupo, esiste il voto di fiducia che è fondamentale