Dracula di Stoker: la morte, la vita, la redenzione
Romanzo gotico per eccellenza, Dracula di Bram Stoker è entrato nell’immaginario collettivo per essere la personificazione della paura della morte, del mistero dell’esistenza di una vita ultraterrena e della possibilità di redenzione
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Dracula, da sempre sinonimo di vampiro, ha terrorizzato ed al contempo affascinato non solo milioni di spettatori con le sue trasposizioni cinematografiche (tra cui quella di Francis Ford Coppola), ma anche catturato l’immaginazione di tanti lettori appassionati del romanzo gotico, come il capolavoro di Bram Stoker.
Dracula ha un’ambientazione che si snoda dall’impervio castello della Transilvania, in Romania, alle terre dei Balcani fino ad arrivare alla Londra urbana di fine 800. La storia inizia con un focus su un unico protagonista, l’avvocato Jonathan Harker, ma che nel suo prosieguo includerà altri importanti attori.
Loro racconteranno la storia attraverso l’interessante tecnica dell’auto narrazione, cioè con i propri diari. Con questa astuzia ognuno può offrire il proprio punto di vista rendendo ricco il racconto, già pieno di colpi di scena e suspence.
Harker è un avvocato assunto dal conte Dracula per curare alcuni dei suoi affari in merito all’acquisto di alcune proprietà in Inghilterra. Da subito il conte si dimostra un essere molto particolare, nonché inquietante, che lo lascia spesso da solo nella sua dimora per allontanarsi in lunghi viaggi, che durano a volte anche giorni. Dracula ha alcune strane abitudini perché non consuma alcun pasto, va in giro di notte e riposa di giorno.
Una notte il giovane Harker lo scopre mentre si cala giù dalla finestra della sua stanza, arrampicandosi sulle pareti, e si rende conto che colui il quale riteneva essere inizialmente solo bizzarro, è un vero e proprio essere terrifico che fa di tutto per tenerlo all’oscuro delle sue intenzioni. Una notte, Harker fa un incontro orribile con alcune donne vampiro che tentano di sedurlo, e da quel momento capisce che il conte va assolutamente eliminato.
L’esperienza nel castello di Dracula si rivela devastante al punto che Harker subisce un grave trauma, e viene ricoverato in una clinica psichiatrica gestita dal dottor Seward,. Egli ha in cura anche un altro ameno paziente, il signor Renfield, un caso di follia veramente fuori dal comune, perché è zoofago ed alterna momenti di lucidità assoluti nei quali parla di un Signore e Padrone. Lui sarà uno dei capisaldi della storia.
Harker durante la sua permanenza nel castello intrattiene un lungo carteggio con la sua fidanzata Mina Murray, raccontandole degli orrori vissuti, e lei invece gli parla degli strani episodi di sonnambulismo della sua migliore amica Lucy Westenra, che presenta inoltre allarmanti sintomi di deperimento organico e mancanza di sangue. Durante la sua permanenza in clinica, lui e Mina si sposano.
Qui entrano in scena il dottor Van Helsing, uno stimato professore olandese chiamato da Seward, e Quincey Morris, pretendente di Mina, perché si scopre che Lucy è tormentata da una presenza demoniaca che si ciba di lei, e Van Helsing mette in atto ogni precauzione per proteggerla, ma nonostante ciò muore. Anche se non del tutto. Si scoprirà infatti che la ragazza, vittima della sete di sangue di Dracula, è diventata anche lei una Non-morta, e va in giro in cerca di bambini. Ciò che la squadra di Van Helsing può fare è restituirle la pace uccidendola per sempre, attraverso riti di purificazione, oppure piantandole un paletto nel cuore.
Non passerà molto tempo prima che Dracula colpisca ancora; questa volta accanendosi sulla signora Harker, ma con lei non riesce a completare la trasformazione. Attraverso diversi espedienti letterari Stoker riesce a fare in modo di rendere vivo e credibile il percorso che il conte, che si era tumulato in una cassa piena di terra per essere trasportato via mare verso il suo castello, ha compiuto per sfuggire ai suoi cacciatori.
Un’escalation di episodi tutti connessi fra di loro rendono la trama avvincente e capace di tenere impegnato costantemente il lettore nella scoperta dell’epilogo di ogni frangente, fino alla completa risoluzione.
Unica critica che si può muovere ad un capolavoro simile, ma che può essere anche giustificata dal fatto che è datato in un diverso periodo storico, è la concezione errata della figura femminile, considerata sullo sfondo e come un essere debole, che un gruppo di uomini ardimentosi e coraggiosi deve portare in salvo a tutti i costi. Gli stessi personaggi femminili (ovviamente in minoranza rispetto agli altri maschili) più volte sottovalutano se stesse, si considerano sciocche e sentimentali, esaltando invece gli uomini valorosi senza i quali loro non possono vivere sicure.
Dracula ha sicuramente dalla sua il grande fascino ambivalente che le tenebre possiedono, ed incarna quella paura ancestrale che l’uomo ha della morte, e quel grande mistero che rappresenta l’esistenza della vita oltre di essa.
Un intreccio meticoloso di avvenimenti ben gestito e curato nelle descrizioni che ha fatto la fortuna di un autore che si può considerare antesignano del genere young-adult, che ha edulcorato e patinato fino alla nausea la figura del vampiro, svestendolo della sua funzione originaria: quella di esorcizzare la morte.
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