Egitto, scoperta la “città d’oro perduta” che riemerge dopo più di 3000 anni
La scoperta di questa città perduta è la seconda scoperta archeologica più importante dalla tomba di Tutankhamon in Egitto
Una scoperta archeologica che ha dell’incredibile quella fatta in Egitto, sulla sponda ovest del Nilo nella zona di Luxor. E’ riemersa dopo 3.400 anni una città ritenuta il più grande insediamento antico mai scoperto dalla nazione. “Molte missioni straniere hanno cercato questa città e non l’hanno mai trovata”, ha annunciato su Facebook Zahi Hawass l’archeologo che ha guidato il team che ha fatto la scoperta, in un comunicato in cui si afferma che la città era “intatta” e “lasciata dagli antichi residenti come se fosse accaduto ieri“. Ritrovato anche un sigillo sui è inciso quello che doveva essere il nome della città “Il dominio dell’abbagliante Aton”, ma Hawass l’ha ribattezzata “Città d’oro perduta”.
Il ritrovamento sarebbe il più importante dopo quello della tomba del Faraone Tutankhamon, avvenuto in Egitto nel 1922 grazie al duro lavoro dell’archeologo egittologo britannico Howard Carter. “La scoperta di questa città perduta è la seconda scoperta archeologica più importante dalla tomba di Tutankhamon”, ha detto in un comunicato Betsy Bryan, professore di egittologia alla John Hopkins University, aggiungendo che le scoperte lì “ci daranno uno sguardo raro la vita degli antichi egizi all’epoca in cui l’Impero era più ricco “.
L’architettura di una città rimasta intatta
La città è fatta di muri di mattoni di fango, alcuni alti quasi 10 piedi. Molte delle stanze contenevano gli strumenti usati nella vita quotidiana così come anelli, scarabei, vasi di ceramica colorata, un tino di carne essiccata o bollita e mattoni di fango con il sigillo di Amenhotep III. E’ stato trovato un panificio, compresi i forni, oltre a un’officina e strumenti utilizzati per attività industriali come la filatura e la tessitura durante i sette mesi di scavo finora.
Uno scheletro insolito
A destare particolare curiosità tra i membri del team degli archeologi il ritrovamento di uno scheletro che appare in una posizione insolita: “Si tratta una persona trovata con le braccia tese lungo i fianchi e i resti di una corda avvolta intorno alle ginocchia. La sua posizione è piuttosto strana ed è per questo che merita ulteriori indagini”, si legge nella dichiarazione sulla pagina Facebook di Hawass.
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