5 Novembre 2020 - 16:48

Elezioni americane: a che punto siamo con la conta dei voti?

Elezioni USA 2020 americane

A Biden mancherebbero una manciata di grandi elettori per vincere le elezioni americane, ma Trump denuncia brogli, già “smontati” dall’OSCE

Elezioni americane 2020: continua lo spoglio dei voti che ci porterà a conoscere il nome del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.

Mentre al democratico Joe Biden, mancherebbero una manciata di grandi elettori per entrare da vincitore alla Casa Bianca, il suo avversario Trump preme sui presunti brogli che questi starebbe mettendo in atto per vincere, promettendo di portare il caso addirittura all’attenzione della Corte Suprema.

Ad alimentare gli intenti bellicosi di Trump, in particolare un tweet pubblicato (e poi rimosso) dal consulente repubblicano Matt Mackowiack riportante un exit pool del New York Times che certificava un vantaggio di Biden su The Donald pari a 153.710 voti. Un vantaggio monstre, in uno Stato notoriamente repubblicano, che poi si è rivelato un errore di grafica prontamente corretto: in realtà il vantaggio c’è, con buona pace dei sostenitori del tycoon che già avevano mandato in tendenza il tweet incriminato gridando allo scandalo,  ma è di “soli” 15.371 voti;

Altro sorvegliato speciale delle elezioni americane è lo Stato del Wisconsin: gruppi molto vicini a Trump, sui social hanno posto sotto la lente di ingrandimento un sospetto vantaggio di Biden (pari a 20mila voti arrivati tutti nello stesso momento).

Ma anche qui, nessun complotto: la spiegazione c’è e risiede nel fatto che questi 20mila voti sono voti postali, conteggiati in un unico seggio (e per questo accreditati a Biden nello stesso momento) anzichè nei seggi in cui si sono tenute le elezioni del 3 Novembre.

L’Osce garantisce regolarità

Mentre anche il gruppo di osservatori politici Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) garantisce regolarità sulle elezioni americane 2020, è innegabile che gran parte di questa tornata elettorale sia appesa al voto postale: una modalità invisa a Trump (e non è dunque un caso che la maggior parte dei Repubblicani abbia votato di persona) che invece Biden ha invitato ad usare soprattutto con la pandemia in atto, che ci invita a limitare il più possibile contatti interpersonali.