Energia, Federconsumatori Parma: “Prezzi in aumento nel 2023”
I prezzi di gas ed energia aumenteranno nel 2023, a confermalo è il presidente di Federconsumatori Parma Fabrizio Ghidini
Costi di energia e gas in aumento l’anno prossimo: questo è ciò che evince dalle analisi di Fabrizio Ghidini, presidente di Federconsumatori Parma ed esperto di energia, che ha spiegato, in un’intervista concessa ai colleghi di Fanpage, quali sono le prospettive di aumento del prezzo per i prossimi mesi e soprattutto cosa potrebbe accadere l’anno prossimo dopo la fine del blocco di aiuti previsto dal governo per il caro bollette.
Alla domanda riguardo a quali aumenti dobbiamo o possiamo aspettarci nei prossimi mesi su gas ed energia, Ghidini ha rivelato che bisogna fare una differenza tra mercato tutelato e quello libero: per quanto riguarda il mercato tutelato ci sono sicuro degli aumenti come quelli che si sono verificati nel trimestre scorso, dove ci sono stati rincari del 71% circa. Invece nel mercato libero è complicato esprimersi perché sono le compagnie a fare le tariffe e ci sono inoltre le modifiche unilaterali bloccate al decreto aiuti bis. Quindi, spiega sempre Ghidini, “è necessario che il governo prenda in mano la situazione, perché rischia di deflagrare ulteriormente nei prossimi mesi“.
Sempre per il Presidente di Federconsumatori Parma, in Italia i prezzi di gas ed energia elettrica sono molto più elevati che negli altri paesi europei e questo ha una ricaduta sui tassi di inflazione: nel Belpaese l’inflazione viaggia oltre l’11%. Rimangono comunque delle situazioni da chiarire, dato che secondo l’Antitrust, le società elettriche avrebbero approfittato della situazione per chiedere soldi in più, aumentando illegalmente i prezzi di luce e gas. A proteggere i consumatori c’è l’AGCM che ha bloccato tutte le modifiche contrattuali quindi ogni variazione di prezzo verrà stoppata fino al mese di aprile.
Il governo quindi, stando alle parole di Ghidini “per contenere il caro bollette ha stanziato per il 2023 circa 21 miliardi di euro, una cifra che, a meno che i prezzi non crollino improvvisamente, servirà a finanziare questi interventi non oltre il mese di aprile”.
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