10 Febbraio 2016 - 20:50

Sanremo Giovani – Ermal Meta e la disillusione di “Odio le favole”

ermal meta

In gara nella sezione Giovani del Festival di Sanremo Ermal Meta, con il brano “Odio le favole”

[ads1]Una voce e una penna già conosciuta all’interno del panorama musicale. Autore di tantissime canzoni di successo, “Io ti aspetto”/”Pronto a correre” di Mengoni, “Non so ballare”/”La prima volta” di Annalisa Scarone, “Era una vita che ti stavo aspettando” di Francesco Renga, “Non mi interessa” in duetto con Patty Pravo, “Sotto le stelle” di Clementino, “Femmina”/”Un miracolo” di Francesco Sarcina, “Straordinario”/”Vieni con me”/Il meglio che puoi dare”, “La nostra vita è oggi”/”Resta dove sei” di Lorenzo Fragola. Inoltre ha firmato anche le musiche di 21 Grammi di Fedez.

Nel 2007 nasce la band La Fame di Camilla, con cui pubblica 3 album. Con questo progetto lavora per diversi anni, partecipando al Festival di Sanremo nell’edizione del 2010 con il brano “Buio e Luce”. Una volta abbandonata l’esperienza di gruppo, inizia il suo percorso da solista, componendo le colonne sonore di Braccialetti Rossi con “Tutto si Muove” nella prima stagione e con “Volevo perdonarti” nell’ultima.

È già disponibile in pre-order su i-Tunes il suo primo album da solista ‪#‎Umano‬, in uscita venerdì 5 Febbraio negli store digitali e venerdì 12 Febbraio nei negozi di dischi, distribuito da MusicFirst.

Il disco è anticipato proprio dal brano “Odio le favole”, la raffinatezza e l’eleganza della voce di Ermal Meta si unisce alle già note doti compositive.

  • “Odio le favole” parla di amore, di mancanze implose, di paure che si rimpiccioliscono fino a una tacita rassegnazione. Quanto c’è di autobiografico in questo testo e cosa hai voluto comunicare con esso?

C’è qualcosa di biografico sicuramente.

Quello che volevo dire è che la realtà e la vita sono di gran lunga più interessanti di qualsiasi favola e che le tempeste di ieri, oggi, sono vento leggero.

Questo il testo del brano:

Ti ricordi quand’eri bambino
con i sogni legati al cuscino
ti ricordi quand’eri capace
di sentirti con poco felice
e da un gesto del tutto banale
imparavi che volto avesse
l’amore.

Ti ricordi le notti a parlare
e a incollare la luna nel cielo
con un dito poi farla sparire
come una sposa dietro al suo velo
di sudore, di lacrime o mare
ci sembrava la cura di tutto
il sale.

Per stare bene penso a te
per stare male penso a te e me.

Il futuro era bellissimo per noi
ti volevo bene e forse anche di più
fuoco che non brucia non si spegne mai
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai.

Scorre un fiume e assomiglia alla vita
e la nostra sembrava in salita
non è vero, era solo paura
di affrontare la parte più dura
ma per quanto difficile sia
l’ordinario con te diventava
magia.

Il futuro era bellissimo per noi
ti volevo bene e forse anche di più
fuoco che non brucia non si spegne mai
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai
Io ti voglio ancora bene e pure tu
cuore che si stringe non tradisce mai
e non ricordo come mai non ci sei più
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai.

Odio le favole
e il gran finale perché
quello che conta è
qualcosa per cui una fine non c’è
non ci credere
se ti dicono che
passerà da sé
mi manchi e non lo sai.

Il futuro era bellissimo per noi
io ti voglio ancora bene e pure tu me ne vuoi
sii felice e non dimenticarmi mai
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai.

Mi hai strappato l’amore di bocca
ma ogni tanto una stron*a ci tocca.

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