Ethuil: “Siamo come la Primavera. Delicati, ma dirompenti”
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Giada, Paolo e Gabriele insieme formano gli Ethuil. Dopo “Quello che non sai di me” brano del 2019, il gruppo torna con “Illusione” sulla dipendenza da Social. L’intervista di Zon.it
Giada Metaldi, Paolo Pellicini e Gabriele Dellea insieme formano gli Ethuil. Il trio dai suoni pop-elettronici, dopo il successo di Quello che non sai di me, brano che a maggio del 2019 ha raggiunto il sesto posto nelle classifiche indipendenti, tornano con un nuovo singolo.
Si tratta di Illusione, brano prodotto da Ivan Ciccarelli e mixato da Massimo Faggioni. Il trio duetta con Mr. Dailom in un pezzo energetico e provocatorio. Tematica principale è la dipendenza da Social, di cui tutti siamo più o meno vittime seppur inconsapevoli. Noi di Zon.it abbiamo scambiato due chiacchiere con Paolo Pellicini, a proposito di web, letteratura, arte e contaminazioni sonore.
Zon.it intervista gli Ethuil
Come nasce il nome “Ethuil”?
Eravamo alla ricerca di un nome che risultasse musicale e che al tempo stesso desse senso a quello che facciamo. Io sono un fan di Tolkien e della saga de “Il Signore degli anelli” – risponde Paolo Pellicini – e facendo qualche ricerca mi sono appassionato a questo vocabolo, ‘Ethuil‘ appunto, che significa ‘Primavera‘. Una stagione ambivalente, delicata, ma anche dirompente. Tutte caratteristiche affini al nostro stile.
In Illusione trattate di una tematica molto attuale la dipendenza da Social. Perché parlare di un campo tanto ostico?
Abbiamo notato un peggioramento relativo alla dipendenza da Social, soprattutto nei giovani, figlio probabilmente della pandemia e delle sue restrizioni. Illusione, in realtà nasce da un preciso momento. Eravamo tutti e tre in studio di registrazione e senza un motivo evidente ci siamo ritrovati con smartphone alla mano ad isolarci l’uno dall’altra. Ci siamo resi conto di quanto quell’istante fosse opprimente.
Non temete che all’ascoltatore possa suonare come una morale?
Tutt’altro. Il nostro obiettivo non è quello di impartire lezioni, bensì quello di indurre alla riflessione. La domanda che ci siamo posti è questa: “Verso che direzione stiamo andando? Riusciremmo a farne a meno?” e abbiamo provato a rispondere appunto con Illusione.
Usate i Social, che rapporto avete con la rete?
Noi tre non siamo particolarmente Social. Naturalmente siamo nel 2021, la comunicazione è cambiata, pertanto è impossibile immaginare di fare promozione senza servirsi di questi canali. Importante è che il loro utilizzo abbia un senso e non finisca per diventare automatismo. Molto spesso ci ritroviamo a guardare quello schermo con il dito che va su e giù, senza rendercene nemmeno effettivamente conto. E’ una sorta di assuefazione.
Nel videoclip si vede una discoteca vuota e ritornano gli smartphone. Qual è il messaggio?
Sono immagini che lanciano un chiaro messaggio al quale noi artisti siamo irrimediabilmente legati. Il Live, il concetto di musica dal vivo, a lungo soppresso in fase di Lock down, durante la quale i concerti si potevano seguire attraverso dirette e collegamenti in streaming. Adesso per fortuna, sembra che le cose stiano ripartendo.
A proposito di concerti e di Live. Cosa ne pensate del Green Pass?
Sinceramente la ripartizione del pubblico non mi piace – risponde Paolo Pellicini – è come dire tu puoi entrare, tu no. E’ come se fossimo di fronte non ad una reale ripartenza del settore, ma ad uno scaglionamento.
Oltre al featuring con Mr. Dailom, nel videoclip figura anche l’attore e pittore Italo Corrado. Come mai avete pensato a queste collaborazioni?
Per quanto riguarda la collaborazione con Mr. Dailom ha una motivazione tecnica. Avevamo bisogno di una parte rap che desse una spinta al nostro brano prevalentemente melodico. Italo Corrado è anche un amico e nella nostra produzione musicale ci piace inserire altre forme d’arte e in questo caso abbiamo pensato alla pittura.
Tornando al singolo. Perché “Illusione”? In cosa ci illudiamo nel nostro approccio con la rete e la tecnologia?
Ci alludiamo di poter trovare tutto quello che stiamo cercando in rete, semplicemente effettuando una ricerca rapida su di un motore di ricerca. Così facendo, non ci accorgiamo di quello che ci passa ad un palmo dal naso. L’illusione soprattutto di poterne fare a meno e in questo il video aiuta. In un primo momento il pittore ritrae una modella, ma lei è distratta dal suo cellulare, pronta ad immortalare quel momento. Successivamente la situazione si evolve. Il pittore a dipinto terminato, fiero del lavoro svolto prepara un selfie con la sua tela da lanciare sui Social. Quindi alla fine ci siamo un po’ dentro tutti e pensare il contrario è “Illusione” appunto.
Prossimi progetti? Illusione farà parte di un album?
Abbiamo diversi pezzi in lavorazione ed entro la fine del 2022 potremmo mettere insieme un Ep. Spazieremo dal genere di Illusione al mix elettronico-analogico. ci sarà anche l’indie Rock con pezzi più ballabili ed altri più slow. Puntiamo molto alla sperimentazione, anche solo in fase di registrazione, alla ricerca di suoni inediti e sempre diversi.
Guarda il video di Illusione
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