Green Pass: ecco la richiesta dei sindacati al Governo
Il green pass per lavorare, e quindi l’obbligo di vaccino in azienda, accende il dibattito politico e pubblico. Ecco la richiesta sindacale
Green pass per lavorare? I sindacati hanno incontrato ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi e hanno discusso sulla possibilità dell’obbligo o meno del vaccino in azienda e conseguentemente del green pass.
Ma cosa hanno chiesto i sindacati? A partecipare all’incontro di Governo sono stati i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Questi, pur essendo favorevoli al green pass in linea generale, ritengono che non debba essere uno strumento per licenziare e discriminare.
Il premier ha informato i sindacati sull’obbligo di vaccinazione da parte degli insegnanti, che dovrà essere categorico e vincolato. Inoltre, proprio per questo, Mario Draghi incontrerà il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per accordarsi su queste soluzioni.
Passiamo, però, ora, ad esaminare approfonditamente le richieste provenienti dai sindacati verso il Governo.
Le richieste per il green pass
I sindacati hanno parlato con il Governo del Green Pass per lavorare, argomento al centro del dibattito pubblico e politico destinato ancora a far discutere. La linea comune di CGIL, CISL e UIL sembra essere questa: “Per introdurre l’obbligo vaccinale e il green pass obbligatorio serve una legge. Se ci fosse una legge, questa non dovrà comunque portare a licenziamenti nei luoghi di lavoro né essere discriminatoria con demansionamenti.“
L’obbligo del vaccino e del Green Pass per lavorare, che dovrebbe quindi essere previsto per legge, non dovrà essere quindi discriminatorio e portare al licenziamento del lavoratore.
“Nulla in contrario sul principio all’estensione del green pass. Ma non può diventare strumento da usare per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici.”, ha specificato il leader della CGIL Maurizio Landini che ha informato che il Governo, sul nuovo pass per lavorare, si è riservato la possibilità di valutare questa eventualità e allo stesso tempo ha assicurato che terrà conto delle osservazioni avanzate dai sindacati.
Anche Sbarra ha dichiarato. “Se il Governo sulla base di dati scientifici e sanitari ritiene che ci sia una fondata preoccupazione sulla ripartenza del Covid, nella sua autonomia può adottare una norma legislativa che valga non solo per i lavoratori ma per l’insieme dei cittadini.“
Questo quanto emerso dall’incontro.
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