Etica e giornalismo, seminario all’Unisa
All’Università di Salerno si è tenuto il seminario “Etica e giornalismo, web e social media”: il lavoro dei professionisti del settore e la collaborazione i temi affrontati
[ads2] Etica e giornalismo, web e social media è il titolo del Seminario dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, tenutosi ieri, 24 novembre, dalle 9.30 alle 13.30 presso l’Aula magna del campus universitario.
In una giornata stravolta dalla notizia dell’incidente mortale che ha coinvolto una studentessa dell’Unisa,Francesca Bilotti, si è tenuto il seminario di aggiornamento professionale dei giornalisti. Ad aprire l’incontro, il Magnifico Rettore, Prof. Aurelio Tommasetti, dolorosamente provato della morte della ragazza, che ha voluto per lei un minuto di silenzio, prima di recarsi all’obitorio in visita alla famiglia. Le poche parole dette da Tommasetti sono state: “Non ci possono essere parole per descrivere la tragedia con cui il campus ha dovuto fare i conti al risveglio”; poi ha concluso: “Voglio andare direttamente dalla famiglia perché in queste occasioni le cose belle vanno in secondo, terzo, quarto, quinto e sesto piano“.
Il seminario ha, innanzitutto, confermato la continua e fattiva collaborazione tra Ateneo e Ordine dei Giornalisti della Campania, inquadrandosi nel più ampio progetto dell’ateneo salernitano per la creazione di una fitta rete di relazioni con gli enti locali, con il mondo del lavoro e dell’associazionismo.
Il Prof. Annibale Elia, entrando nel merito del tema, ha espresso così il suo cordoglio per la morte della studentessa: “Dinnanzi alle tragedie bisogna tenere ferma l’eticache contraddistingue la professione che il giornalista compie nei confronti dell’intera comunità“. Il suo intervento si è incentrato su alcuni “principi formatori di un’etica della formazione e della conoscenza” presentando alcune tecniche e tecnologie che permettono di recuperare nel modo più ampio le informazioni perché “Uno dei compiti del giornalista è riuscire a comunicare dati e uno dei temi fondamentali, che accompagna da sempre la professione del giornalista, è la trasmissione della verità“.
Con l’intervento del Prof. Mario Monteleone, dal tema “Etica e giornalismo” si è passati all’analisi statistica dei dati attraverso Nooj. Con Nooj, si ha la possibilità di estrarre dai testi informazioni non basate su parole chiavi. “La sequenza terminologica viene mantenuta cosi com’è” e questo mostra quanto sia forte la possibilità di classificare e disambiguare il testo. Monteleone ha presentato ai giornalisti campani un modo innovativo di pensare il “Data-giornalismo“.
Con il Prof. Stefano Perna, a nome del suo “Gruppo di ricerca interessato alla ricerca e alla comunicazione delle informazioni attraverso metodi visuali interattivi“, si è fatta luce su temi che iniziano a essere importanti in ambito giornalistico.
“La nostra mente è una mente visiva; una parte ampia del nostro sistema cognitivo percettivo funziona attraverso le immagini, attraverso le quali si veicolano grandi informazioni“.
Per la psicologia della percezione esistono, infatti, delle componenti, “Le variabili preattentive“, per cui ci sono delle cose che arrivano alla nostra attenzione prima delle altre, prima dell’elaborazione mentale: le immagini. A queste potenzialità offerte dalle immagini si rivolge tutta la disciplina della “Data-visulization“. L’immagine e l’uso dei grafici comunica meglio ed espone meglio, rilevando aspetti che normalmente non sono manifesti. Ricostruendo la storia di questo filone, Perna mostra alcuni esempi in cui è messo in evidenza il potere comunicativo delle immagini e dei dati, non dimenticando una serie di rischi retorici o di manipolazione.
Con molti esempi Perna ha mostrato quanto oggi sia importante per il giornalista avere una panoramica in tempo reale delle notizie, di cui si occupa il “Data-giornalismo”.
Il Prof. Pierluigi Vitale ha mostrato, per il seminario su etica e giornalismo, qualche dato della nostra vita sui social media.
Gli italiani trascorrono 4 ore e 40 minuti su internet e durante gli eventi live l’interazione è del 66%, mentre il 30 % cerca informazioni sull’evento durante lo stesso.
Puntando l’attenzione sui social media, si evince che bisogna ascoltare la rete attraverso l’analisi dei dati da essa forniti. Questo vale soprattutto per il giornalista.
Infine, con il Prof. Virgilio D’Antonio, il seminario su etica e giornalismo ha sfiorato il rapporto controverso tra internet e diritto, incentrandosi sul diritto all’oblio.
Nel 2013, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha riconosciuto il diritto all’oblio esteso anche ai social, per cui se una persona dovesse ritenere non più attuali dei contenuti potrebbe richiederne la rimozione.
Nel 2010 Costeja Gonzales si lamentava proprio di questo e, dopo 3 anni, la Corte ha accolto la sua richiesta di rimuovere il contenuto, riconoscendo un diritto alla de-indicizzazione dei contenuti univocamente collegati al suo nome.
Con il seminario “Etica e Giornalismo, web e social media“, l’Università di Salerno si è mostrata ancora una volta attenta all’informazione corretta e aggiornata su tutte le novità del settore.
Foto a cura di Gianluca Mansi
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