Stop all’evasione, il nuovo piano del Governo Draghi che riduce il Tax Gap
Tax gap ridotto entro il 2023 del 5% e stop all’evasione fiscale, il Governo Draghi mette al vaglio un nuovo piano. Ecco di cosa si tratta
Da Palazzo Chigi emerge che il Governo Draghi è impegnato nella definizione di nuove misure contro l’evasione fiscale. Il nuovo piano del Governo inoltre dovrà ridurre anche il cosiddetto tax gap, ovvero la riduzione della perdita di gettito.
Roberto Garofoli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha invitato tutti i dicasteri a predisporre una ordinata agenda di Governo, al fine di rispettare tutti gli impegni presi con l’Europa e portare avanti le manovre che riguardano più settori.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze spetterà il compito di redigere una relazione che possa orientare le azioni del Governo per ridurre l’evasione fiscale, e in particolare il tax gap dovuto all’omessa fatturazione nei settori più a rischio.
Il divario dovrà essere diminuito entro il 2023 del 5% rispetto al dato del 2019, e nel 2024 del 15%. Una cifra che tra tre anni raggiungerà dunque i 12 miliardi di euro, vista a ribasso perché non tiene conto di alcune imposte.
L’obiettivo del Mef dovrà essere perseguito attraverso due azioni principali. In primo luogo avvicinando il Fisco ai contribuenti con posizioni incongruenti tra quanto dichiarato e quanto versato, con nuovi strumenti di autodenuncia e bonus per chi decide di farsi avanti e implementando nuovi sistemi di comunicazione diretta tra PA e cittadini.
Dall’altra invece si andrà avanti con la pseudonimizzazione delle banche dati del Fisco. Si tratta di un procedimento che mira a separare l’identità dei contribuenti dalle loro informazioni, nel rispetto dell’attuale legge sul Gdpr.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Juventus, finalmente Locatelli: accordo a un passo con il Sassuolo