17 Ottobre 2019 - 19:37

Fare il cameriere e avere vent’anni: l’inferno per 3 euro l’ora

cameriere

Perché oltre 200.000 giovani, per mantenersi, vendono il proprio tempo (e la propria salute) per fare il cameriere

Gioventù bruciata. Si. Dai turni. Una centrifuga disastrosa che estorce salute dai poveri sbarbati che volevano solo andare qualche giorno ad Amsterdam. Clienti esigenti (o semplicemente scoccianti), datori psicologicamente instabili, chef urlanti, piatti ustionanti, bicchieri traballanti: fare il cameriere non è facile. Camminare sulle uova per 10 ore in cambio di 30 euro e pensare ci sia di meglio da fare, ma, un po’ per crisi, un po’ per pigrizia, si resta e si soffre in silenzio. I fattori scatenanti dello stress sono 3.

La paga

Al governo, tempo fa, si parlava di stipendio minimo di 9 euro l’ora. Un sogno. Questo, anzitutto inciterebbe più ragazzi ad andare a lavorare (spesso il portafoglio pieno è direttamente proporzionale alla voglia di riempirlo). Ma la paga, seppur dipenda dalla tipologia di locale, è quasi sempre molto bassa. E da una paga bassa dipende la poca motivazione, la tanta frustrazione e i brutti sogni, ma questi ultimi appartengono al secondo fattore.

Ciao ciao salute

È usuale sentire camerieri lamentare disturbi del sonno, improvvisi risvegli nel cuore della notte in preda al terrore di aver fatto tardi, o anche sogni di piatti rovesciati sui clienti, bicchieri rotti e chi più ne ha più ne metta. Il nervosismo dei camerieri sfocia spesso in comportamenti insalubri, quali abitudini alimentari nocive, poco sonno, mancanza di esercizio fisico e fumo. E tutto questo porta a condizioni più serie, che negli uomini si traducono nel 22% di probabilità di malattie cardiovascolari, valore che arriva al 33% per le donne. La salute è importante. Così come lo è sentirsi (sia come individuo che come categoria sociale) apprezzato e stimato. E qui entriamo nel terzo cerchio infernale.

Empatia portami via

Il manchevole riconoscimento della categoria sociale deriva dal fatto che il cameriere non è considerato un lavoro “alto”. Le rare dimostrazioni di empatia quasi commuovono i lavoratori, in un mondo meccanico dove titolari mentalmente deviati pretendono dipendenti con il dono dell’ubiquità. Servire ai tavoli traccia cicatrici indelebili nel tempo, come un genocidio o barbarie simili. Un uomo capisce lo stress del periodo mestruale femminile con papillon e grembiule. Per cui, sincera vicinanza per le cameriere allo scadere del ventottesimo giorno.