17 Maggio 2024 - 11:48

Fatturazione elettronica: come cambia verso forfettari ed enti non commerciali

Novità per la fatturazione elettronica. Dal 20 marzo cambiano le regole di gestione verso forfettari ed enti non commerciali: il focus della modifica riguarda la procedura di ricezione.

fatturazione elettronica

Novità per la fatturazione elettronica. Dal 20 marzo cambiano le regole di gestione verso forfettari ed enti non commerciali: il focus della modifica riguarda la procedura di ricezione.

In precedenza, infatti, le fatture emesse a questi soggetti erano redatte utilizzando un codice convenzionale “0000000”, permettendo così la gestione semplificata tramite l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il cedente o prestatore era tenuto a comunicare al cessionario o committente la disponibilità della fattura all’interno dell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate. Il recente provvedimento, datato 8 marzo 2024, elimina questa prassi introducendo l’obbligo di comunicare al cedente o prestatore un indirizzo telematico per la ricezione delle fatture elettroniche.

Il provvedimento ha come obiettivo quello di semplificare la gestione digitale delle fatture passive ricevute dai forfettari durante l’esercizio della loro attività, che potrebbero essere richieste, ad esempio, durante eventuali controlli tributari.

Infatti, stando a quanto riportato da InfoCert in un recente articolo, l’adozione dei nuovi strumenti digitali per la gestione dell’e-invoice, permette di automatizzare la fatturazione elettronica dei regimi forfettari, riducendo drasticamente gli errori di pagamento e lo smarrimento dei documenti contabili ricevuti.

A ciò si aggiunge, inoltre, una maggiore sicurezza informatica, garantita dall’uso di tecnologie cloud che proteggono i dispositivi elettronici da virus e malware.

Le fatture verso gli enti non commerciali

Oltre ai forfettari, l’Agenzia introduce alcune disposizioni relative agli enti non commerciali, i soggetti diversi dalle persone fisiche che non sono titolari di una partita IVA.

Viene infatti previsto che gli enti non commerciali possono usufruire del servizio di registrazione dell’indirizzo telematico, messo a disposizione ai titolari di partita IVA. Potranno infatti registrare presso lo SdI un indirizzo telematico preferito, PEC o codice destinatario, in cui ricevere i file.

Inoltre, qualora i soggetti abbiano utilizzato il servizio, il Sistema di Interscambio recapiterà i documenti contabili e le note di variazione utilizzando il canale telematico registrato, indipendentemente dalle modalità di compilazione del campo “CodiceDestinatario”.

Queste modifiche rappresentano un passo significativo verso l’ottimizzazione del sistema di fatturazione elettronica in Italia. L’aggiornamento della disciplina mira a migliorare le modalità di gestione dei documenti contabili e ad aumentare il livello di efficienza amministrativa.

Le imprese e i professionisti devono attrezzarsi per rispondere a questi cambiamenti, garantendo così la piena conformità alla normativa vigente e sfruttando le opportunità offerte dalla digitalizzazione.