Film “Un paese quasi perfetto” da giovedì al cinema
Uscirà nelle sale giovedì 24 marzo “Un paese quasi perfetto” , un film che parla del sud, con Silvio Orlando, Fabio Volo, Carlo Buccirosso, Nando Paone e Miriam Leone.
[ads1]Arriva nelle sale il 24 marzo, distribuito da 01 “Un paese quasi perfetto” un film di Massimo Gaudioso con Fabio Volo, Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Nando Paone e Miriam Leone.
Il film racconta la storia di un paesino di pura fantasia, Pietramezzana, borgo delle Dolomiti Lucane, caduto in disgrazia dopo la chiusura della miniera che rappresentava la forza motrice dell’intera popolazione, abitato da 120 persone, che per non vedersi sfuggire la possibilità di una rinascita, sia economica che vitale, deve cercare in tutti i modi di reclutare un medico (figura che manca dal paese da otto anni) che svolga il suo lavoro in loco a tempo pieno.
Silvio Orlando, nei panni di un logorroico sindaco, mette in atto un piano che coinvolge tutti gli abitanti, per attirare a Pietramezzana, il medico Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo estetico milanese. Più costretto che convinto, Gianluca si trova gettato nella realtà ottocentesca del paesino, dove deve misurarsi più che con seni da rifare con orribili macchie sulla pelle e con ordinari mal di gola e reumatismi. Lodevole l’interpretazione di Carlo Buccirosso nei panni di Nicola detto bancomat, direttore di una minibanca.
Il film, come riportato da Ansa.it, è ispirato alla commedia canadese “La grande seduction” di Jean-Francois Pouliot. ”Certo è una commedia – spiega Gaudioso – ma c’è anche l’aspetto della crisi economica e quella dei paesi abbandonati. Volevo solo raccontare una storia che allo stesso tempo parlasse di identità e voglia di sognare nonostante tutto. Lasciare comunque un messaggio positivo e questo in uno stile favolistico anche per il tema di fondo drammatico. Non vi sono assonanze con il film “Benvenuti al Sud”, è vero c’è una persona del Nord che approda al Sud, ma il mio desiderio era quello di mettere a confronto due identità, due culture. Qui si parla di una comunità che rischia di perdere la sua specificità, ma anche e soprattutto la dignità’‘.
E poi conclude Gaudioso:”c’era la voglia poi di raccontare un’Italia che è poi la vera Italia. Ognuno di noi ha le radici in questi piccoli centri”.
L’attore Fabio Volo ha dichiarato che ”Per raccontare questo ragazzo milanese, medico chirurgo superficiale, ho cercato di togliere tutto il solito Fabio Volo che si vede in genere sullo schermo. Ma in fondo io mi sono identificato nella gente del paese. Sarei come loro se non mi fosse andata bene nella vita, mi ha ricordato le mie origini, quando avevo il panificio a Brescia”.
Appuntamento al 24 marzo al cinema!
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