16 Dicembre 2016 - 19:41

Final Fantasy XV, la recensione di Zon.it

Final Fantasy

Final Fantasy XV- L’ultimo capitolo della saga trentennale di Square Enix è da qualche giorno negli stores. Noi di Zon.it lo abbiamo provato e vi consigliamo di giocarci. Soprattutto perché l’eredità di Hironobu Sakaguchi è stata ben raccolta da Hajime Tabata

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Una saga ventennale

Era il 1987 quando uscì il primo capitolo di Final Fantasy.

Final Fantasy

Final Fantasy vi attende negli stores

Quando si parla di questo titolo, che ha appassionato milioni di giocatori in tutto il mondo, oltre alle storie, il pensiero subito va a tre nomi: Hironobu Sakaguchi, Nobuo Uematsu e Tetsuya Nomura.

Il primo è stato il più famoso curatore della serie, il secondo il suo più grande compositore, il terzo il più grande dei suoi disegnatori.

Oggi, a quasi trent’anni dall’uscita di questo titolo, Final Fantasy è arrivato al quindicesimo capitolo, e le attese attorno al titolo erano davvero tante. Soprattutto perché Sakaguchi ha lasciato la Square Enix e al suo posto è andato a Hajime Tabata.

Dobbiamo ammetterlo senza timore di essere smentiti, gli ultimi capitoli di Final Fantasy avevano perduto di qualità.

L’addio di Sakaguchi dopo il capitolo IX si era fatto sentire, e nonostante quel capolavoro che fu Final Fantasy X, con la storia d’amore tra Tidus e Yuna, i successivi capitoli avevano perso mordente.

Il numero tredici, per esempio, aveva fatto storcere il naso i fans per i suoi percorsi troppo lineari ed il suo combattimento statico.

Il quattordicesimo, invece, un MMORPG, non aveva venduto come atteso dalla casa madre e si era temuta addirittura una possibile chiusura degli studios.

Il capitolo XV, invece, ha rimesso in piedi la Square Enix e oggi, quello che troviamo negli stores è un prodotto di alta gamma. Vediamo perché.

Un distacco dal passato, un prodotto innovativo

Tabata aveva una grande responsabilità nel raccogliere l’eredità della Square Enix.

I fans, in effetti, non hanno mai dimenticato i capitoli di maggior successo della serie, soprattutto il numero sette, il numero nove e il numero dieci, i cui remake hanno venduto persino di più dei nuovi.

Così Tabata ha ben pensato di riscrivere la storia di Final Fantasy, e ci ha fornito un prodotto nuovo, affascinante e funzionale, che non guarda al passato, ma solo al futuro.

Toh, un chocobo

Intanto ci troviamo tra le mani un game che è tra i migliori open world oggi a disposizione.

In FFXV ci si ispira soprattutto a titoli come Fallout e The Witcher 3, i quali, con le loro mappe, hanno consentito ai giocatori di passare ore in giro per un mondo virtuale pieno di pericoli.

Final Fantasy XV fa lo stesso, offrendoci un mondo nel quale potremo spostarci in tutto il Regno di Lucis. Avremo a disposizione stores, negozi, parcheggi, colline innevate e città da esplorare.

Il tutto con una storia di base davvero intrigante, che riassumiamo in poche parole per non rovinarvi la sorpresa. In pratica,  il longevo conflitto tra il Regno di Lucis e l’Impero di Niflheim, parte del mondo virtuale di EOS sembra destinato ad arrivare a un compromesso.

La trattativa di pace prevede l’armistizio e la resa da parte di Regis, l’attuale reggente di Lucis, ma l’Impero ha anche un’ulteriore richiesta. Il primogenito del re, l’erede al trono, Noctis Lucis Caelum, dev’essere pronto ad accettare come sposa la Sacerdotessa di Tenebrae, una provincia imperiale.

Regis convoca quindi Noctis affinché egli compia il viaggio per incontrare la sacerdotessa, Lunafreya, ad Altissia, dove saranno celebrate le nozze. Durante il viaggio, però, alcune scoperte metteranno in allarme Regis e le sue guardie del corpo, che accompagneranno il Re alla ricerca di Lunafreya.

Battle system, chocobo e persino automobili!

Un mondo così vasto non poteva fare a meno degli opportuni mezzi di trasporto. Se il lone rider di Fallout era costretto a muoversi a piedi in un mondo distrutto dalle bombe, e il witcher Geralt aveva la sua Rutilia, qui in FFXV Tabata ha ben pensato di introdurre una serie di innovazioni.

A parte gli irrinunciabili chocobo, gli uccelli giganti della saga, sono stati introdotti, stavolta, mezzi di trasporto più innovativi e moderni, come le auto. Vera novità di Final Fantasy, le auto dovranno essere rifornite di benzina, così come i chocobo dovranno essere noleggiati e restituiti.

Quanto al battle system, si dice addio al metodo degli scontri a turno e di quelli casuali. Tabata li ha ritenuti anacronistici, ed ha preferito lasciare il comando del solo Noctis, il quale potrà però chiedere supporto ai suoi amici accompagnatori: Ignis, Gladio e Prompto.

Il combattimento sarà in tempo reale e sarà action, con un tasto per il salto e uno per l’attacco. Questo è l’unico dubbio che ruota ancora attorno a Final Fantasy, le cui meccaniche d’azione lasciano un po’ perplessi i giocatori tradizionali della serie, molto affezionati al tipo di scontro classico.

In complesso

La nostra prova di FFXV ci ha sorpresi, colpiti ed entusiasmati. Anche noi eravamo timorosi del gameplay action, ma al tatto lo abbiamo trovato piacevole e dinamico. Forse manca ancora qualcosa nell’ambito dell’harvesting e del crafting (ossia nella creazione di armi e modellazione del territorio), ma siamo certi che Tabata vi porrà rimedio con patches e DLC.

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