Prendete un po’ di Star Wars, un po’ di Futurama e mischiateli, aggiungendo una dose di drammaticità ed un’attenta analisi introspettiva, propria di una pellicola come Gravity. Ecco, avete ottenuto un episodio tipo di Final Space, serie animata a stelle e strisce lanciata su Netflix in questo 2018 ed ideata da Olan Rogers e David Sacks.
Si tratta di uno dei migliori prodotti dell’animazione seriale degli ultimi anni e che, come nel caso del famoso personaggio di Horsin’ Around, sa unire aspetti comici a momenti di assoluta e profonda riflessione.
Similmente a Le Iene di Tarantino, Final Space inizia dalla fine, quella tracciata in particolare particolare nella 1×10. Si tratta di un finale crudo ma, ancora aperto. Ogni inizio episodio si apre con questa narrazione che si avvicina sempre di più verso la fine, salvo poi ritornare indietro e approfondire gli eventi che hanno poi fatto verificare il “cataclisma finale”. Tale artificio risulta essere piuttosto incisivo: dà la spinta a chi si imbatte in questa serie di divorarla, un po’ per l’esigua durata complessiva, un po’ per sbarazzarsi del tarlo relativo al finale che subito ci viene sbattuto in faccia.
Il protagonista di Final Space è Gary, un ragazzo divertente ma sicuramente sprovveduto (un alter ego del Frey che abbiamo amato nella serie animata di Groening) che si ritrova in una nave spaziale dove deve scontare 5 anni per essersi finto un pilota aerospaziale per far colpo su una ragazza, Quinn che lavora in un’agenzia spaziale, di cui il ragazzo è profondamente innamorato.
A far “compagnia” a Gary vi sono KVN, un ammasso di latta che ha il ruolo di non far impazzire il “prigioniero” (ma che il protagonista odia profondamente) e H.U.E. l’IA della Galaxy-1, con il quale il giovane può permettersi di fare qualche conversazione “normale”, nonostante sia a tutti gli effetti il suo carceriere. Dopo cinque anni piuttosto piatti e monotoni, la vita di Gary cambia all’improvviso dopo l’arrivo di un tenero alieno, che Gary non perderà tempo a ribattezzerà Mooncake. Ma le sorprese non finiscono qui: Mooncake, nonostante il suo aspetto da pupazzo da strapazzare, è un distruggi pianeti, un essere che imprigiona una grande energia e, risulta essere un obiettivo primario del temibile Lord Commander (con straordinaria voce di David Tennant) che vuole ottenere così il “Final Space”.
Da qui nasce la lotta dell’equipaggio della Galaxy-1 a cui si uniranno Avogatto (ben preso il miglior amico di Gary) e Quinn, contro il temibile signore del male.
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