24 Aprile 2020 - 17:45

Fontana: ripartire senza liberi tutti. Zaia riparte con il Veneto

moratti

“Sono convinto che si deve ripartire ma non liberi tutti e ognuno ricomincia a fare quello che vuole”. Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana

La ripartenza, ha ribadito Fontana, dovrà avvenire “gradualmente, cercando di rispettare le precauzioni dettate e ripetute in questi giorni“. Precauzioni necessarie per “ripartire garantendo la sicurezza sui trasporti, garantendo le attività produttive e commerciali”. Queste le priorità del governatore che invita i lombardi a “comprendere che i nostri stili di vita cambieranno, per un certo periodo finché non avremo una cura sicura“. “Dovremo imparare a conviverci“, ha aggiunto.

Dopo lo scontro con De Luca, Fontana abbraccia la politica del non liberi tutti. Arrivare a limitare la vita dell’ultrasessantenne mi sembra inaccettabile“, ha proseguito Fontana parlando della fase 2. “Percorsi differenziati sì ha aggiunto, “ma limitare la vita e la libertà in base alle fasce d’età la vedo molto più discutibile anche dal punto di vista costituzionale e delle libertà che la Costituzione sancisce“.

Bisognerà prevedere maggiori attenzioni e fare in modo che le attività che comportano un rischio maggiore non vengano compiute da chi ha più possibilità di essere colpito dal virus”. Per questo Fontana prevede “controlli maggiori anche dal punto di vista sanitario delle possibilità di essere sottoposti più spesso a valutazioni, questo sì”– ha concluso.

Zaia riparte con il Veneto

ll Veneto anticipa, con nuova nuova ordinanza firmata oggi dal governatore Luca Zaia, alcune deroghe alle restrizioni nel commercio. Via libera nella regione alla vendita del cibo per asporto nei take away, pasticcerie e gelaterie – finora era possibile solo la consegna a domicilio. Resta in vigore il divieto di consumo all’interno dei locali dell’esercizio. Negozianti e clienti dovranno avere mascherine e guanti, e rispettare il distanziamento di un metro. Altro allentamento riguarda le aperture di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini, per i quali non vale più il limite dei due giorni a settimana.

Abbiamo raschiato il barile, togliendo tutto ciò che si poteva per quanto è consentito dalla legge. Ma sia chiaro, non è il libera tutti.” ha poi concluso.