22 Aprile 2020 - 00:39

De Luca – Fontana: il confronto a Porta a Porta

De Luca Fontana

L’attesissimo confronto tra De Luca e Fontana nello studio a distanza di Porta a Porta. Le due posizioni non sono così distanti

Due linee politiche diverse, due personalità diverse e anche due temperamenti diversi. Parliamo dei governatori  Vincenzo De Luca e Attilio Fontana che si sono confrontati nello studio a distanza di Porta A Porta condotto da Bruno Vespa. Appartenente al Partito Democratico il primo e alla Lega il secondo, nel corso dell’emergenza sanitaria, hanno intrapreso due  linee diverse.

Lo “scontro” tra i due governatori dopo la decisione di Fontana di voler rimuovere le restrizioni ai lombardi e la replica di De Luca di voler chiudere i confini della Campania. L’esponente leghista ha ricordato che molti concittadini campani si recano in Lombardia per farsi curare e Salvini ha aggiunto che la sanità campana non è all’altezza.

Nella redazione a distanza di Vespa i toni sono molto pacati e come afferma lo stesso conduttore “i due si scambiano fiori dopo aversele dette di tutti i colori”.

La posizione di De Luca

De Luca inizia il suo intervento smentendo un’ipotetica chiusura della Campania nei confronti delle regioni più colpite dal Coronavirus. “Evitiamo forzature. Innanzitutto saluto il mio amico Attilio Fontana ed esprimo la mia solidarietà alla Lombardia. Le mie sono solo misure cautelari, semplici precauzioni per evitare che il contagio si possa diffondere a macchia d’olio”.

Integerrimo e irremovibile nelle sue decisioni, De Luca ha affrontato l’emergenza da Covid con un proseguirsi di video diventati virali dove aggiornava la popolazione campana sull’andamento del contagio.

Conferma la sua posizione sostenendo che nella triste notte del 9 Marzo “nei nostri territori si sono riversati studenti e lavoratori che si sono provenienti dal Nord. Abbiamo corso il rischio di avere un contagio dilagante. Il nostro problema è che oggi si possa ripetere.” Chiarisce dunque la frase del rompete le righe. “Il mio libera tutti significa che non si può andare in giro per tutta Italia. Alcune regioni non hanno alcun focolaio mentre altre sono ancora in emergenza. Bisognerà limitare la mobilità alle regioni di appartenenza.”

La posizione di Fontana

Dall’altro lato Fontana, governatore della regione Lombardia – regione più colpita dall’emergenza Coronavirus – spinge sempre di più per una riapertura e per una convivenza con il virus nella Fase 2. E proprio su questo che è nato il dissapore con De Luca. “Sono sempre più convinto di una riapertura a livello nazionale. E non posso essere d’accordo sulla riapertura a scaglioni anche perché ci sono delle interconnessioni molto forti tra le varie filiere tra regioni.”

Su questo fronte il presidente della Regione Campania ribadisce che il collegamento tra regioni a livello di filiere continuerà. “Ovviamente l’economia si deve riprendere. Basta banalizzazioni. È impensabile che un’impresa con diverse filiere riapra in tempi diversi. Nessuno vuole rinchiudere la Campania.

Insomma, l’uno attacca a spada tratta, l’altro si chiude tranquillamente in difesa. Un confronto duro, ma onesto nei toni e mai fuori posto.