11 Giugno 2015 - 11:00

FOX racconta l’America, tra vampirismo e sospensione della memoria

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FOX è il padrone di casa che ospita importanti prodotti televisivi. The Strain e Wayward Pines, Del Toro e Shyamalan a confronto per raccontare l’America 

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La SerieTv si dimostra un’erede del cinema americano, capace di affascinare e assorbire talenti come Steven Spielberg e i frateli Coen. Su FOX, canale dedicato all’intrattenimento, si affermano prodotti di notevole valore. Tra le più recenti sappiamo che Guillermo Del Toro ha prodotto e diretto The Strain, ritornando in maniera più autoriale e densa dentro il mondo del vampiri, che ha trattato più volte nel suo cinema. In onda ora invece, Wayward Pines, realizzato da un altro regista del genere horror in grado di differenziarsi: Night Shyamalan.

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Due autori e due SerieTv diverse tra loro, ma che se si pongono una di fronte all’altra, possono interfacciarsi e raccontare l’America da diverse angolazioni.

Guillermo Del Toro esprime fin dai suoi primi film, come La spina del diavolo e Blade II, un chiaro interesse per un genere orrorifico, terroso, che attraversa il calore della terra, entra nel cuore del caos, mostra un mondo parallelo che lotta per la sopravvivenza. Il vampiro per Del Toro è un corpo che sta per decomporsi, ma che rimane assetato della vita per la memoria che porta con sé, per i sentimenti quasi marci che continuano a legarlo ai vivi. Il mostro per Del Toro riesce a provare emozioni e, nella sua violenza, nasconde tormenti che prendono origine nella Storia e nella società.

FOX racconta così l’America, con sguardi che si rincorrono tra loro per delineare aspetti, denunciarli in silenzio, attraverso il simbolismo e la forza comunicativa della composizione visuale che i due autori in questione sono in grado di creare, sebbene in maniera diversa. Tanto Del Toro quanto Shyamalan mantengono, e in qualche modo perfezionano, il tratto stilistico anche nelle due SerieTv di riferimento: The Strain e Wayward Pines.

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The Strain trasmesso su FOX

In The Strain il vampiro è qualcosa che prende forma dalla Seconda guerra mondiale, dal Nazismo in particolare, che si perpetua nel tempo attraverso il contagio, che permette alla forza negativa catalizzante di prendere possesso della Terra. La corruzione, la fame di potere alimentano la personificazione del Male, che arriva all’improvviso, puntando alla distruzione degli affetti. Per Guillermo Del Toro l’elemento mostruoso assume un significato razionale quando viene ancorato ad un’origine storico-politica. Non è un caso che Il labirinto del fauno proceda per contrapposizione tra la Guerra e l’incontro della bambina con il fauno. Creature che nascono dalle viscere della terra, che si muovono nel buio, che scaturiscono da un malessere radicato nel suolo, dove si è assorbito sangue ingiusto. Il contagio è un altro tema importante del cinema americano, interpretabile come simbolo dello straniero, del Capitalismo e dell’estinzione degli americani come futuro lontano eppure tangibile.

Queste caratteristiche si sommano alla maniera del regista messicano, regalando su FOX una SerieTv come The Strain stratificata di contenuti e con una ricerca estetica che cita i grandi film del genere, come Nosferatu di Murnau, e ripercorre il suo cammino autoriale con una minuzia racchiusa in 12 episodi. Cosa ci racconta dell’America Del Toro?

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Wayward Pines in onda su FOX

Questa domanda ci porta a collegare Guillermo Del Toro con Night Shyamalan, per un confronto che mostra come il rapporto della Nazione con il passato slitta tra vampirismo, custode della materializzazione e perpetuazione del Male, e la sospensione della memoria, attraverso una città in cui si manipolano le coscienze per allontanarle con violenza dalle origini, dagli affetti e dalla loro storia.

La geometria perfetta costruita da Shyamalan interpreta il dualismo della mente, su cui ha centrato quasi sempre il genere horror. Spaziosi contesti, luoghi silenziosi e periferici, sapientemente definiti nelle forme che quasi creano un effetto allucinatorio. All’interno di questo perfezionismo si nascondono menti al di sopra della percezione umana. L’effetto straniante, quindi inquietante e temibile, scaturisce dall’osservazione dello spettatore degli esterni immobilizzati e gli interni confusi; la confusione però non è scritta nella forma, ma nei ragionamenti e nelle visioni interiori.

Il sesto senso e The Village giocano entrambi sulle presenze che nascono dentro la mente di chi osserva, ed è questo che trasforma Shyamalan in un regista sofisticato, che oscilla tra l’horror e il thriller, parlando attraverso il genere della complessità della mente umana. Con Wayward Pinfoxes, al quinto episodio su FOX, capiamo dunque che dietro la quiete della città esiste un’organizzazione che mira allo sradicamento della memoria dalla vita dell’uomo americano, dagli affetti e dalla libertà. Tre elementi su cui si è basato lo Star System americano, con generi come il western, il melodramma e il musical.

The Strain e Wayward Pines sono due modi per svelare il difficile rapporto dell’America con la Storia, con lo straniero e con l’idea di espressività individuale. Entrambi i film accusano il tacito modo di raccontare la verità da parte dei media, in particolare della stampa, arrivando a denunciare il sistema corrotto e ingannevole ai vertici della Nazione.

foxFacendo un confronto più da vicino il “padre” dei vampiri in The Strain è come l’infermiera di Wayward Pines: due forze manipolatorie che hanno creato e gestiscono un sistema di relazioni privati della coscienza. Un mondo pieno di regole, pensate su misura per ottenere il controllo della specie umana selezionata. Una critica profonda al potere e all’idea di Stato come organizzazione basata sulla convivenza attraverso le leggi, dove cultura, politica ed economia sono soltanto le tre logiche per giustificare la propaganda di un’umanità solida e felice, eliminando chi solo prova a porsi delle domande.

foxCome un estremizzato The Truman Show, le coscienze vivono sospese, intrappolate in un recinto di schemi che producono autonomi, vite finte, consumate dalla paura di non vedere la luce del giorno dopo; chi tenta di scappare potrà solo morire, chi vuole la libertà sceglierà il suicidio, chi uccide prenderà il ruolo che ha voluto annullare.

Entrando però nella complessità dei testi presentati su FOX, The Strain e Wayward Pines in fondo ci parlano di un mondo parallelo, costruito sulle scorie della società che è stata legittimata. E se fosse un altro individuo a decidere il futuro della Terra con gli stessi meccanismi che stanno sopra il sottosuolo o fuori dalle mura di Wayward Pines, come una sorta di punizione contro chi ha dominato finora?

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