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Francia: “Notre Drame”, le immagini di devastazione nel cuore della cattedrale francese

Il cuore della Francia ha bruciato per oltre tre ore, così come quello dei francesi, come ha ammesso lo stesso Macron. Le immagini all’interno e la situazione attuale

Sono triste stasera nel vedere questa parte di noi bruciare“. L’ha ammesso, con una chiara espressione commossa, Emmanuel Macron, presidente della Francia, appena saputo del tragico episodio che si è consumato nella serata di ieri. Notre-Dame in fiamme, così come i cuori di tantissimi francesi, ma un po’ come quelli di tutti il mondo.

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La situazione attuale

L’incendio è stato ufficialmente domato e posto sotto controllo dai pompieri (di cui uno rimasto gravemente ferito) dopo le 03:00 della notte tra lunedì e martedì. Intanto, dopo i primi messaggi d’ottimismo nella tarda serata di ieri, questa mattina il segretario di Stato al ministero dell’Interno Laurent Nuñez ha affermato che ci sono dubbi “su come reggerà la struttura.

Le principali opere d’arte conservate all’interno di Notre-Dame, per la maggior parte, sono state salvate. Tuttavia, devono essere confermate le stime sui danni all’interno, in particolar modo per quanto concerne alle vetrate e ai rosoni. Guglia (dell’800) e due terzi del tetto sono andati distrutti lunedì. Il vicario generale dell’arcidiocesi di Parigi Philippe Marsset ha detto di essere entrato nella cattedrale: “L’esterno è in piedi ma dentro è tutto nero. Ho visto solo che la croce d’oro c’è ancora“. Gli arredi sacri sono stati recuperati dai vigili durante l’incendio, quindi anche quelli salvi.

Mentre, come riporta Il Post, è stato il Ministro della Cultura francese Françoise Nyssen a confermare che si è aperto un grande varco nella volta in pietra della cattedrale.

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Secondo alcune indiscrezioni la “Rose du Midi”, il meraviglioso rosone del 1200 esposto al lato sud, sarebbe rimasto integro. Tuttavia, ciò deve essere ancora accertato e ufficializzato.

Le immagini di ciò che resta di Notre-Dame

La gara di solidarietà

Se Macron già ieri notte aveva annunciato un piano straordinario di finanziamento internazionale per la ricostruzione, i privati si sono già mossi.

LVMH, che possiede numerosi marchi di moda come Dior, Bulgari e Louis Vuitton, ha annunciato che donerà 200 milioni di euro per la ricostruzione. 100 milioni di euro, invece, saranno donati dalla famiglia miliardaria Pinault che controlla, tra l’altro, marchi come Gucci, Yves Saint Laurent e Balenciaga.

Francesco Celetta

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