La frutta secca è amata dagli italiani: nell’ultimo anno si è registrato un aumento del 10% negli acquisti
Frutta secca “a go go”: che siano noci,
pistacchi o
mandorle gli italiani amano consumarla con il guscio. Questo
“superfood” possiede
moltissime proprietà benefiche: fanno bene, allungano la vita e combattono l’insorgenza di diverse malattie.
Da una ricerca della
Coldiretti, è emerso che
i consumi di frutta secca sono
raddoppiati negli ultimi dieci anni: ogni italiano, in media, consuma ad oggi
3 chilogrammi all’anno di frutta in guscio infatti, si è registrato un
aumento del 10% negli acquisti. Quali sono le loro
caratteristiche più importanti? Partiamo da
noci e nocciole: sono ricche di antiossidanti,
acidi grassi utili a tenere a bada il colesterolo cattivo, sali minerali e vitamina E. Le
mandorle, sono utili per mantenere forti e sani la pelle, i capelli e le unghie e per
rafforzare il sistema immunitario. Quanto ai
pistacchi, essi contengono molte fibre, sali minerali ferro e vitamine (gruppo A e gruppo B), mentre
i pinoli sono una buona fonte di
zinco,
potassio. La crescita dei consumi, rileva la Coldiretti, sta determinando anche un
aumento dei terreni dedicati a queste coltivazioni, anche se ancora forte è il flusso delle importazioni. E’ proprio a questo che dobbiamo fare
attenzione: i pistacchi dell’Iran, i pistacchi e nocciole della Turchia, le arachidi della Cina e quelle provenienti dagli Stati Uniti
contaminati da aflatossine cancerogene, sono nella “black list” dei prodotti alimentari più pericolosi per la salute. (
cliccando qui, troverete una lista più accurata di tali prodotti e dei loro Paesi di provenienza) Quello che dobbiamo tenere a mente, allora, è di
verificare sempre l’origine della frutta in guscio in etichetta.