2 Luglio 2021 - 12:51

Furia In Melis: “Astrazeneca” al ritmo di reggaeton – Intervista

Furia In Melis

Astrazeneca è il nuovo singolo del duo Furia In Melis. Abbiamo intervistato Giampietro Melis, autore del brano che ha infiammato il web

Insieme nella vita e nella musica. Giampietro Melis e Gioia Furia formano il duo musicale Furia In Melis. Il loro ultimo singolo si chiama Astrazeneca featuring Aris Cena e ha letteralmente spopolato su Facebook con oltre un milione di views. Noi di Zon.it abbiamo chiacchierato con Giampietro Melis, autore del pezzo che ha fatto anche irritare i No Vax.

Giampietro canta, scrive e produce, Gioia si occupa della parte visiva e ha infatti diretto e redatto il soggetto del videoclip che accompagna Astrazeneca. I Furia In Melis, dopo aver presentato a Casa Sanremo nel 2019, il brano L’immigrato se ne infischia, tornano con un nuovo singolo su base reggaeton. Divertente, ma responsabile.

In Astrazeneca, utilizzate l’ironia per affrontare argomentazioni importanti come l’immunizzazione. Come vi è venuta l’idea di combinare vaccini e reggaeton

Siamo partiti dal ritmo e il reggaeton sembrava una buona soluzione per la ricerca di un tormentone estivo. Poi è toccato al testo di cui mi sono occupato io – risponde Giampietro Melis – a questo proposito, a me piace contestualizzare quando scrivo. In piena crisi pandemica, bisognava trovare il giusto equilibrio tra la spensieratezza dell’estate e l’attualità e così ho pensato di creare un pezzo che spronasse le persone a vaccinarsi e al contempo farle sorridere. Tra l’altro ti racconto un aneddoto.

Racconta pure

Una sera mentre scrivevo in tv davano l’oroscopo di Paolo Fox e da lì ho trovato ispirazione per il passaggio in cui canto: Questa estate che farò/io l’ho chiesto a Paolo Fox. E a proposito di stelle e di previsioni è venuta poi fuori l’assonanza che completa la strofa d’introduzione: Dice niente astri qua/Astrazeneca

La collaborazione con Aris Cena com’è nata?

Quando facevo karaoke collaboravo con Gianni Pettinati e insieme lavoravamo ad un Festival per giovani talenti. Come metodo di selezione avevo creato una catena di karaoke e Aris veniva a cantare. Mi colpì da subito la sua voce, lui allora reinterpretava i pezzi di Alex Baroni. Siamo rimasti amici e qualche mese fa mi ha proposto di creare una hit estiva su base reggaeton, mi sono confrontato con Gioia Furia, la mia compagna e di lì a poco è nato Astrazeneca.

A proposito di Gioia Furia, l’altra metà della mela targata Furia In Melis. Il soggetto del videoclip che accompagna il brano è opera sua?

Gioia Furia si occupa delle immagini e di montaggio. Quando le ho esposto la mia idea di videoclip le ho subito detto che avrei voluto creare un contrasto tra scritto e girato. Infatti nella clip, un poliziotto a cavallo mi chiede se io abbia fatto o meno il vaccino e io che faccio? Scappo. Il messaggio è: attenzione se non ti vaccini non passi un’estate tranquilla.

Questo contrasto ha forse creato qualche problema di interpretazione che ha reso inevitabile lo scontro con i cosiddetti leoni da tastiera

Sì, abbiamo avuto problemi con un gruppo No vax. Abbiamo subito offese piuttosto gravi, ci hanno chiamato: assassini, complottisti, collaborazionisti, razzisti e così via. Probabilmente hanno anche comprato un pacchetto di 600 “non mi piace” per contrastare il nostro milione di views su Facebook, feedback positivi su youtube e oltre 7000 commenti a favore. Vogliamo ribadire che siamo favorevoli alla discussione, noi come duo non siamo per l’obbligo alla vaccinazione, ma crediamo che farla renda responsabili.

Tu Giampietro ti vaccinerai?

Ho già preso l’appuntamento, aspettavo che si aprisse la possibilità di prenotazione legata alla mia fascia d’età. Però ripeto, non siamo a favore dell’obbligo. Vaccinarsi deve sempre poter essere una scelta.

Tornando alla parentesi spiacevole degli insulti in rete, vi siete sentiti in qualche modo cyberbullizzati? Cadere nella trappola del web è un attimo

Dall’alto dei miei 39 anni, posso dirti di avere le spalle larghe – confessa Giampietro Melis – e quindi difficilmente mi faccio abbattere da persone poco educate. Quello che più mi infastidisce è il modo di adoperare il web, penso che ci siano tantissime persone non istruite all’utilizzo dei Social. Un aspetto pericoloso che mette in pericolo il buono emerso, abbiamo ricevuto infatti complimenti da mamme e da maestre, Astrazeneca è diventato persino un brano da cantare al karaoke.

Credi quindi che l’utilizzo dei Social vada disciplinato?

Mi auguro e spero che col tempo si arrivi a questo. Molto più mi riferisco ad un tipo di educazione nell’approccio al Social Network che ad oggi manca. Confido in un rinnovamento del sistema di istruzione. Insegnare ai bambini sin dalla tenera età come avvicinarsi in maniera corretta e priva di rischi a questo mondo, potrebbe renderli degli adulti migliori.

Sull’onda del successo di Astrazeneca, avete altri progetti in cantiere?

Ho creato altri singoli, ma non li ho mai dati in edizione. Questo è il primo e mi sono sentito di affidarlo a Riccardo Vitanza di Parole e Dintorni di cui ho tanta stima. A livello di comunicazione in ambito artistico è tra i più grandi in Italia. Ho un altro pezzo in lavorazione che ho proposto ad un big molto importante…

Di chi si tratta?

Guarda non anticipo ancora nulla, ma solo per scaramanzia. Ti dicevo però che ho altri brani e in più comincerò a condurre un programma televisivo che andrà in onda da metà luglio su Lombardia TV e verrà trasmesso in sei regioni. Sarà un connubio tra televisione e Social poiché alcuni estratti dalle puntate verranno poi postati in rete.

Puoi anticipare qualcosa circa la trasmissione?

Ci saranno artisti emergenti. Posso anticiparti l’intervista a Marco di Noia, cantautore-sperimentatore autore di EP con robot reali. Ci sarà anche Giuseppina Torre, pianista e compositrice di melodie. Questo programma sarà uno scambio di idee e potrà costituire terreno fertile per creare nuove collaborazioni. Mi esibirò anche dal vivo, canterò 4 brani di Lucio Battisti. Questo artista mi accompagna dall’età di 6 anni, grazie alla passione trasmessami da mia madre.

Guarda il video di Astrazeneca