23 Aprile 2021 - 10:07

Giornata mondiale del libro 2021: l’Italia è un Paese che non legge

libri premio strega Sandro Veronesi

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Libro ma in Italia il numero dei lettori resta piuttosto basso

Durante la pandemia sono tante le persone che hanno trovato conforto sfogliando le pagine di un libro. In effetti, quale miglior modo di evadere dall’opprimente routine di lockdown e coprifuoco se non quella di immergersi in un bel libro? Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, una celebrazione voluta fortemente dall’UNESCO e istitituita nel 1995 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale.

Le origini della Giornata Mondiale del Libro si devono ad una tradizione catalana. Lo scrittore ed editore valenciano Vincent Clavel Andrés propose l’istituzione di una giornata nazionale dedicata al libro e il Re Alfonso XIII istituì tale data per decreto. Inizialmente, la ricorrenza cadeva il 7 Ottobre, poi fu spostata al 23 Aprile nel 1931, giorno dedicato a San Giorgio, patrono della Catalogna. Da tradizione, in questa giornata gli uomini regalano una rosa alle donne, ragion per cui i librai catalani hanno iniziato a dare in omaggio una rosa per ogni libro venduto il 23 Aprile. Ed è per questo che la ricorrenza è anche detta “Giornata Mondiale del Libro e della Rosa”.

Ma l’Italia non legge

La Giornata Mondiale del Libro è un’occasione perfetta per ricordare un problema serio: gli italiani leggono poco. Le ragioni sono varie, ma in generale il nostro Paese non si posiziona affatto bene in queta classifica. Secondo i dati EUROSTAT, in Italia solo l’8,5% della popolazione annovera la lettura tra le attività principali della sua giornata. Fra i motivi che limitano la diffusione di giornali e libri ci sono le scarse competenze alfabetiche del nostro Paese. In altri termini, manca quell’insieme di capacità che permettono di leggere, analizzare e comprendere un testo in autonomia. L’Italia sta affogando nell’analfabetismo funzionale.

Secondo l’Istat, gli italiani che leggono sono il 40%, in netto calo rispetto al 44% del 2006. La fetta più grande è rappresentata dai giovani: 54,1% tra i 15 e i 17 anni, 56,6 tra gli 11 e i 14 anni. La maggior parte dei lettori è donna (44,3%) contro il 35,5% degli uomini. Al Nord si legge di più che al Sud e anche questo contribuisce a segnare un divario enorme nel Paese.