Giornata mondiale del suolo: in Italia c’è poco da celebrare
Il 5 Dicembre ricorre la Giornata Mondiale del Suolo, ma secondo Legambiente la situazione italiana è drammatica. Un quarto del territorio è in degrado o a rischio desertificazione
Oggi è la Giornata Mondiale del Suolo, ma secondo Legambiente ci sarebbe ben poco da festeggiare. Analizzando l’ultimo rapporto ISPRA sul consumo di suolo infatti, circa un quarto del suolo italiano è in stato di degrado. Al Sud, con la Sicilia in testa, sussiste un elevato rischio di desertificazione. Di questi e altri temi si è parlato nel corso del webinar “un Green Deal per il suolo europeo“, organizzato da Legambiente nell’ambito del progetto europeo Soil4life.
I dati più preoccupanti arrivano dalle aree dove l’agricoltura viene praticata con i metodi particolarmente intensivi. Abuso di fertilizzanti, pesticidi e sostanze chimiche, lavorazioni troppo intense e ripetute, pratiche erronee di irrigazione servono a massimizzare la resa produttiva, ma sul lungo periodo distruggono i suoli. Per questo motivo, Legambiente chiede che l’Unione Europea metta la tutela del suolo al centro delle proprie politiche ambientali e agricole, tra cui la nuova PAC.
Come fa notare la stessa Legambiente, il suolo è una risorsa naturale non rinnovabile, dal momento che la formazione di 2 centimetri di suolo fertile richiede 500 anni, mentre in Europa ogni anno spariscono 44.000 ettari di suolo principalmente per colpa dell’urbanizzazione. Pertanto, è imperativo che la nuova PAC incentivi le aziende agricole e gli allevamenti che punteranno a produzioni più sostenibili. La protezione del suolo servirà non solo a tutelare la biodiversità, ma anche a mitigare il rischio idrogeologico e le grandi eccellenze del Made in Italy del settore agroalimentare.
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