2 Aprile 2021 - 10:19

Giornata Mondiale dell’Autismo 2021: l’appello del Segretario Generale dell’ONU

autismo

Ogni 2 Aprile cade la Giornata Mondiale dell’Autismo, per sensibilizzare i cittadini sulla tematica e ricordare la necessità di politiche a sostegno delle persone autistiche

Oggi 2 Aprile si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo. Istituita dall’ONU nel 2007, oggi sono molte le iniziative in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica oppure a sostegno di chi soffre per questo disturbo. Solo in Italia, si stima che le persone affette da disturbi riconducibili all’autismo siano oltre 500.000.

La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo

Questa giornata mondiale, introdotta dall’ONU, vuole richiamare l’attenzione dei cittadini e della politica sui diritti delle persone affette da autismo. E anche per sottolineare la necessità di politiche sanitarie, educative e sociali ad hoc. Quest’anno, Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU, ha deciso di lanciare un appello. “Per le persone con autismo, l’accesso al lavoro su basi egualitarie richiede la creazione di ambienti e condizioni idonee. Il superamento della Covid-19 è un’opportunità per ripensare i nostri sistemi e assicurare con autismo possano esprimere a pieno il loro potenziale“.

I diritti umani universali, compresi i diritti delle persone con disabilità, non devono essere violati al momento di una pandemia” ha aggiunto Guterres. “I governi hanno la responsabilità di garantire che la loro risposta includa le persone con autismo. Le persone con autismo non devono mai subire discriminazioni quando cercano assistenza medica. Devono continuare ad avere accesso ai sistemi di supporto necessari per rimanere nelle loro case e comunità durante i periodi di crisi, invece di affrontare la prospettiva di istituzionalizzazione forzata“. Così Guterres conclude il suo appello per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.

Un disturbo diagnosticato in tenera età

Secondo alcune ricerche statunitensi e britanniche, la diagnosi di autismo arriva generalmente intorno al settimo anno di età, con picchi fino ai 18 anni. Nella Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo è importante ricordare che se la diagnosi arrivasse prima, la qualità della vita di queste persone migliorerebbe sensibilmente. Rosaria Ferrara, Presidente di Oisma – osservatorio italiano studio e monitoraggio dell’autismo – commenta i dati a un convegno rivolto agli insegnanti. “Sono dati sorprendenti se consideriamo che siamo nel 2021 e che molto può essere fatto per individuare alcuni campanelli d’allarme che ci consentirebbero di intervenire precocemente su questi disturbi. Gli insegnanti hanno un ruolo molto importante e devono essere sempre coinvolti nel processo di individuazione di questi segnali da portare alle famiglie. Dobbiamo ricordare che in adolescenza ‘il dado non è tratto’ e molto si può fare“.